“Nonostante le incognite economiche e geopolitiche e le pressioni dalle Borse nel 2022, dopo il primo anno siamo in linea, e per certe voci addirittura avanti, rispetto agli ambiziosi obiettivi del nostro piano triennale”. Così Gian Maria Mossa, ad di Banca Generali, che si dice soddisfatto dei risultati registrati dall’istituto. Nonostante una contrazione inevitabile dell’utile netto consolidato del 27% a 213 milioni di euro, l’utile netto ricorrente è salito del 25,2% a 221 milioni di euro, a conferma della crescente sostenibilità finanziaria.
Le parole di Mossa
“Usciamo dall’anno peggiore della storia dei mercati ancora più forti, dimostrando nel confronto con l’industria un’eccellente tenuta delle masse che sottende grandi competenze gestionali e pregi della gamma d’offerta. In particolare, toccano nuovi livelli massimi i servizi di investimento, dalle gestioni patrimoniali alla consulenza evoluta, a conferma della qualità nelle soluzioni a maggiore valore aggiunto che rafforzano la nostra leadership nel private banking. Le voci del conto economico e dello stato patrimoniale fotografano, con la crescita a doppia cifra delle attività ricorrenti e la solidità dei coefficienti patrimoniali, l’eccellenza e la sostenibilità della banca che può contare sulla crescente diversificazione dei ricavi e sul valore degli attivi. L’attenzione e la determinazione che ci arriva dai banker e la fiducia dai clienti ci fanno guardare con ottimismo ai prossimi mesi in cui siamo convinti di continuare a crescere a ritmi superiori a quelli del nostro settore di riferimento”.
I risultati economici e commerciali del 2022
L’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di 213,0 milioni di euro, contro i 323,1 milioni di euro dell’esercizio precedente che aveva beneficiato degli effetti straordinari di mercati finanziari estremamente favorevoli. Nonostante lo scenario complesso, ad ogni modo Banca Generali ha saputo migliorare la qualità delle proprie voci di business mostrando una crescente sostenibilità finanziaria. L’utile netto ricorrente è infatti salito del 25,2% a 221,1 milioni euro. Si tratta di un valore che segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca, superiore alle stime interne e agli obiettivi presentati nel piano triennale.
Da un punto di vista commerciale invece le masse totali di Banca Generali al 31 dicembre 2022 si sono attestate a 83,1 miliardi di euro (-3,1%), mostrando una buona tenuta in un anno straordinariamente complesso e caratterizzato da pesanti perdite tanto per i mercati azionari che per quelli obbligazionari. Le soluzioni gestite, le più esposte alla correzione dei mercati, hanno toccato a fine anno i 40,1 miliardi di euro (-9,4%). Nell’ambito di queste, si evidenzia il forte incremento della componente investita in prodotti dedicati alla sostenibilità (esg). Questi ammontano infatti a €12,9 miliardi, rappresentando il 32,2% delle soluzioni gestite complessive. La componente amministrata è salita a €27,6 miliardi (+9,5%), di cui €12,1 miliardi (+1,2%) in conti correnti e €15,5 miliardi (+16,9%) in conti amministrati (AuC). Per quanto riguarda infine la raccolta netta totale del 2022 si è confermata solida a €5,7 miliardi, attestandosi al 7% delle masse di inizio periodo.