Il cet1 ratio è salito dal 9% del 2009 al 15% del quarto trimestre del 2019
Il liquidity coverage ratio nel primo trimestre del 2020 sfiorava il 150%
“La misura in cui le banche saranno colpite dipenderà dall’evoluzione della crisi, dal capitale iniziale di ognuna di esse e dall’entità delle loro esposizioni ai settori più colpiti dalla crisi”, commenta Mario Quagliarello dell’Eba
Questo “dovrebbe consentire agli istituti di resistere alle potenziali perdite per il rischio di credito”, che potrebbero variare tra i 230 e i 380 punti base, senza considerare gli effetti benefici potenziali delle moratorie sui prestiti e delle garanzie statali. Le banche, precisa lo studio, “manterrebbero in media un buffer di gestione di circa 1,1 punti percentuali al di sopra del requisito minimo”.
Nel complesso, dunque, secondo l’Eba il settore bancario dell’Unione europea si mostra “resiliente” alla crisi. Ciononostante, potrebbero esserci degli istituti finanziari più deboli, come quelli che si sono affacciati alla crisi pandemica con problematiche idiosincratiche, che di conseguenza potrebbero non godere delle stesse riserve per sopravvivere alla pandemia e superare le sfide imminenti.
“Prevediamo che la crisi avrà un impatto negativo sugli asset di qualità – commenta Mario Quagliarello, director of economic analysis and statistics dell’Eba – la misura in cui le banche saranno colpite dipenderà dall’evoluzione della crisi, dal capitale iniziale di ognuna di esse e dall’entità delle loro esposizioni ai settori più colpiti”.