Il bitcoin s’è desto. Dopo mesi di continui ribassi, è tornato infatti il sereno sul mondo cripto, con la regina delle criptovalute che ha guadagnato più del 25% in poco più di due settimane. È una falsa ripartenza o finalmente le cripto si sono scrollate di dosso tutte le incertezze dei mesi scorsi?
Il minimo è stato raggiunto
Per Eugenio Sartorelli, docente al Master Siat in analisi tecnica dei mercati finanziari, è più la prima che la seconda, anche se all’orizzonte si vede finalmente la luce in fondo al tunnel. “Il bitcoin ha rialzato la testa esattamente in concomitanza della ripresa dei mercati azionari. È il solito della correlazione: da un anno e mezzo a questa parte criptovalute e mercati azionari sono fortemente correlati ed è normale che in una fase di risk on come quella attuale il bitocoin salga di più per via della sua natura volatile” commenta Sartorelli che aggiunge: “Ad ogni modo è probabile che il minimo di novembre (intorno ai 15 mila dollari) possa essere stato il minimo conclusivo del mercato orso indetto nel novembre 2021. L’ipotesi è che l’onda lunga di Ftx sia terminata e non ci saranno altri fallimenti clamorosi nel mondo cripto”.
L’halving di Lightcoin
Un altro fattore che fan ben sperare gli investitori è l’halving – il dimezzamento della produzione di una valuta digitale – di Lightcoin, criptovaluta che ha una blockchain molto simile a quella di Bitcoin, il cui halving è previsto a maggio 2024. “Negli ultimi 90 giorni Lightcoin ha guadagnato il 66%, contro il 9% del Bitcoin e il 19% di Ethereum. Alla luce di queste performance qualcuno potrebbe avere pensato di fare scorta sul Bitcoin in vista dell’halving del 2024” suggerisce Sartorelli. A quella data la produzione di Bitcoin verrà dimezzata: attualmente vengono creati circa 900 Bitcoin ogni giorno ma con l’halving il processo di fabbricazione sarà in grado di produrne sole 450.
Aspettando la Fed e la fine dell’anno
Senza aspettare il 2024, un altro fattore di sostegno per le valutazioni delle cirptovalute potrebbe arrivare entro fine mese. “Il 27 gennaio la Sec deve decidere se accettare la quotazione di un fondo con sottostante il Bitcoin fisico. Questa decisione se sarà positiva – cosa che non credo – sarà un “buy” per tutto il settore” afferma Sartorelli secondo cui ad ogni modo il momento di mettere le criptovalute in portafoglio non è troppo lontano “La seconda metà dell’anno potrebbe essere un buon momento per investire nel Bitcoin: il quadro macroeconomico sarà probabilmente più favorevole ai mercati e si inizierà a scontare l’halving del 2024”.