Nel mese di luglio, i potenziali fallen angel sono scesi a 120. Sei in meno rispetto al picco registrato a maggio e giugno. Lo rileva un report di S&P Global Ratings
S&P: i potenziali fallen angel sono scesi a 120 nel corso del mese di luglio rispetto a un picco di 126
Solo il 13% dei potenziali fallen angel ha un rating CreditWatch con implicazioni negative
Il 2020 potrebbe stabilire un minimo storico per numero di rising stars (emittenti che sono passati da speculative grade a investment grade)
Nei primi sette mesi dell’anno, i cosiddetti fallen angel (emittenti di obbligazioni i cui rating sono stati declassati da investment grade a speculative grade, ndr) hanno raggiunto quota 40. In particolare, nel mese di luglio, sono stati 6 gli emittenti che si sono aggiunti all’elenco degli “angeli caduti”. Sempre lo scorso mese, il numero di potenziali fallen angel (emittenti con rating BBB- e outlook negativi o rating in CreditWatch con implicazioni negative) è sceso a 120, dal picco di 126 registrato nei mesi di maggio e giugno. Questi, alcuni dei dati contenuti in un nuovo report di S&P Global Ratings.
La ricerca evidenzia che, oltre al calo del numero di potenziali angeli caduti, al 31 luglio, solo il 13% di questi emittenti ha un rating CreditWatch con implicazioni negative (contro il 16% del mese precedente) mentre gli altri hanno un outlook negativo. Un dato che è oltre la metà rispetto al valore massimo degli ultimi cinque anni (27%) registrato ad aprile. “Questo significa che il rischio di fallen angel sarà più graduale e che ci sarà più tempo per un miglioramento delle prospettive per l’economia e i ricavi, portando a una potenziale stabilizzazione piuttosto che a un continuo deterioramento del credito per questi emittenti” spiegano gli esperti dell’agenzia di rating, sottolineando che “la tempistica di un potenziale downgrade è di 90 giorni per un CreditWatch negativo, rispetto ai 6-24 mesi per un outlook negativo.
Inoltre, stando alla ricerca, il numero dei fallen angel rispetto al totale degli emittenti investment-grade è continuato a salire nel mese di luglio raggiungendo il 2,5% da appena l’1% di gennaio. Un dato “significativamente al di sopra della media degli ultimi 10 anni” fa notare S&P. Al contrario, il numero di “rising stars” (emittenti che sono passati da speculative grade a investment grade) è rimasto fermo a due. Infine, c’è stata una sola aggiunta all’elenco dei potenziali “astri nascenti” (emittenti con rating BB + con outlook positivo o con un rating CreditWatch con implicazioni positive), con il totale che è salito a 9. Alla luce del quadro delineato, puntualizza S&P, “il 2020 è ancora sulla buona strada per stabilire un minimo storico in quanto a numero di rising stars”.
S&P: i potenziali fallen angel sono scesi a 120 nel corso del mese di luglio rispetto a un picco di 126Solo il 13% dei potenziali fallen angel ha un rating CreditWatch con implicazioni negativeIl 2020 potrebbe stabilire un minimo storico per numero di rising stars (emittenti che sono passati da …
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