Il mercato della fotografia da collezione nel 2023: i punti chiave
La presenza della fotografia nelle grandi collezioni d’arte è numericamente ridotta, ma in crescita. Lo certifica il più recente rapporto sul mercato dell’arte di Art Basel e Ubs: nel 2023 (dati parziali) arriva a una quota del 6% (5% nel 2022). I grandi collezionisti comprano a New York: provengono tutte dalla Grande Mela le aggiudicazioni blue chip. Quest’anno nessun lotto ha superato il milione di dollari netto (i risultati d’asta sono sempre al lordo di imposte e commissioni, che possono arrivare al 26%).
Manca il tutto esaurito: i tassi del venduto sfiorano il 97% (da Sotheby’s); ma in genere si attestano sul 70-80% (come negli appuntamenti più importanti di Phillips, Sotheby’s). Nelle ultime sedute dell’anno la quantità di pezzi venduti galleggia mediamente sopra il 50%. Spesso invenduti (o venduti a metà) i pochi pezzi inseriti in aste minori di collezioni più ampie. La questione cambia se si parla delle grandi aste “miste” di arte contemporanea: i lotti più cari del 2023 sono infatti stati venduti da Christie’s New York nel corso della sua 21st century sale di metà maggio.
Le foto più costose del 2023
In prima posizione, entrambe con 1.008.000 dollari, una foto di Diane Arbus (1923-1971) e di William Eggleston (1939). La prima è una serie, A box of ten photographs, 1973, la seconda raffigura lo studio di un triciclo e si chiama Untitled, 1970 (112 x 152 cm). Una curiosità: la stessa immagine, col titolo di Memphis (30,5 x 43,8 cm) e datata 1969 è stata il top lot nell’asta Photographs di Phillips a ottobre, incassando 317.500 dollari.
William Eggleston, Untitled, 1970
Come mai tanta richiesta? Perché è la copertina della William Eggleston’s Guide, la prima pubblicazione di fotografia a colori del MoMA, sua fondamentale opera del 1976. È una rara stampa a trasferimento di colore, capace di monumentalizzare il suo soggetto ed è esemplificativa dell’abilità di Eggleston di utilizzare il cromatismo per ritrarre il paesaggio culturale americano.
Il secondo gradino del podio è occupato da Robert Frank (1924-1919) con Charleston S.C., 1955 (40,6 x 58,4 cm), 952.500 dollari da Sotheby’s, suo top lot. La medaglia di bronzo, 655.200 dollari, va a Barbara Kruger (1945) con Untitled (We will no longer be your favorite disappearing act), 1984, da Christie’s.
Le tre maggiori case d’asta (con un occhio all’Italia)
Phillips costruisce cataloghi particolarmente curati e interessanti, forte di una selezione che vira sul contemporaneo storicizzato; le sue aste fruttano per lo più incassi milionari: 2,96 milioni di dollari (aprile), 6,4 milioni di dollari (maggio), 4,5 milioni di dollari (ottobre). Le due major sono forti nel vintage: si ricordi che Christie’s mantiene lo scettro per la fotografia più cara di sempre, il Violon d’Ingres di Man Ray, aggiudicata per 12,4 milioni di dollari nel maggio 2022. Le monografiche di Christie’s nel 2023 hanno superato in media i due milioni di dollari, quelle di Sotheby’s sono rimaste attorno al milione, con un picco di oltre 7 milioni per una seduta della magnifica asta in tre appuntamenti Pier 24 from the Pilara Family Foundation.
Hiroshi Sugimoto, Opticks 161
Uno dei nomi più ricorrenti e con le migliori rivalutazioni è il maestro giapponese Hiroshi Sugimoto. A ottobre da Phillips si è piazzato in seconda posizione con Opticks 161 (2018), 241.300 dollari: un esempio del profondo interesse del fotografo per gli esperimenti collegati alla scienza della luce. Il top lot fotografico dell’anno di Phillips è stato venduto ad aprile: Ansel Adams, Moonrise, Hernandez, New Mexico, 1941 (381.000 dollari).
Richard Avedon, Dovima with Elephants, Evening Dress by Dior, Cirque d’Hiver, Paris, August, 1955
A maggio invece il suo lotto numero uno è stata la celeberrima Dovima with Elephants, Evening Dress by Dior, Cirque d’Hiver, Paris, August, 1955, di Richard Avedon (dettaglio foto apertura), 173.438 dollari, a pari merito con Peter Lindbergh, Kate Moss, Harper’s Bazaar USA, Long Island, New York, 1994.
Per quanto riguarda l’Italia, i numeri sono di tutt’altra scala, ma in crescita. Finarte a marzo ha scavalcato il suo massimo storico di aggiudicato per un’asta di fotografia, da 430.000 a 440.000 euro.
Hiroshi Sugimoto, Lightning Fields 128
Articolo tratto dal magazine We Wealth n.63. Abbonati qui.
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