La pianificazione di lungo termine, infatti, prevede una diversificazione ottimale di portafoglio calibrata a seconda della strategia e degli obiettivi, anche grazie al reinvestimento degli interessi ottenuti nel corso del tempo
Avere obiettivi temporali lunghi mette al riparo dalla volatilità e dalle decisioni prese sull’onda dell’emotività del mercato
Inoltre, avere un orizzonte temporale decennale consente di poter puntare su tematiche macroeconomiche di lungo periodo – i cosiddetti megatrend – che mettono al riparo dalle oscillazioni di breve termine
«Nel lungo periodo siamo tutti morti» rispondeva ironicamente John Maynard Keynes a chi criticava l’applicabilità dei suoi modelli in base ai quali la “mano invisibile” del mercato, con il trascorrere degli anni, è in grado di autoregolarsi senza interventi esogeni da parte dei governi.
Vera o falsa che sia questa affermazione, possiamo però sostenere senza ombra di dubbio che quanto più a lungo il capitale finanziario rimane investito, tanto maggiore è il rischio che si può sostenere.
I vantaggi della pianificazione di lungo termine
Molto spesso però i risparmiatori non hanno abbastanza chiari i vantaggi degli investimenti a lungo termine e per questo non considerano l’orizzonte temporale quando operano le proprie scelte di investimento.
Eppure la pianificazione di lungo periodo, cioè di almeno 5-10 anni, consente di mettere in portafoglio gli strumenti migliori con lo stesso profilo di rischio, diminuendo al contempo la possibilità di subire delle perdite. La pianificazione di lungo termine, infatti, prevede una diversificazione ottimale di portafoglio calibrata a seconda della strategia e degli obiettivi, anche grazie al reinvestimento degli interessi ottenuti nel corso del tempo. I rendimenti generati dall’investimento possono essere reinvestiti, così il capitale messo da parte aumenta nel tempo, permettendo di incrementare i rendimenti in modo esponenziale. Per poter funzionare bene, infatti, l’interesse composto ha bisogno di tempo ma si tratta di una pazienza che sarà ben ricompensata.
Al riparo dall’emotività del mercato
Inoltre, avere obiettivi temporali lunghi mette al riparo dalla volatilità e dalle decisioni prese sull’onda dell’emotività del mercato. In poche parole, si compra e s’aspetta il risultato, senza monitorare quotidianamente le performance. Non è escluso, infatti, che durante gli anni dell’investimento si commettano degli errori di valutazione oppure si verifichino delle situazioni impreviste, il cosiddetto “cigno nero”. Anche in questo caso ci sono più possibilità di superare la fase di difficoltà e riprendere a far crescere il capitale.
Puntare sui megatrend
Per quanto riguarda la tipologia di investimenti, poi, avere un orizzonte temporale decennale consente di poter puntare su tematiche macroeconomiche di lungo periodo – i cosiddetti megatrend – che mettono al riparo dalle oscillazioni di breve termine. Tra i più importanti citiamo la digitalizzazione, ma anche l’invecchiamento della popolazione, la decarbonizzazione o i nuovi consumi demografici, tendenze globali che rappresentano opportunità d’investimento ma soltanto nel lungo periodo.
Piccoli investimenti crescono
Un altro vantaggio dell’orizzonte temporale esteso è la possibilità di cominciare a investire anche attraverso piccole somme di denaro, magari alimentando l’investimento con un Piano di accumulo di capitale. Con un capitale iniziale ridotto e piccoli versamenti periodici, il risparmio cresce anno dopo anno e l’investitore si può avvantaggiare di una buona combinazione tra risparmio e investimento.
Attenzione all’inflazione
Ma anche investire con un’ottica di lungo termine pone dei problemi. Il principale è il rischio che il nostro “gruzzolo” venga eroso dall’inflazione: un rialzo eccessivo dei prezzi, come è avvenuto a livello globale nell’ultimo biennio, svaluta il capitale iniziale, abbassando così la convenienza dell’investimento. Inoltre, immobilizzare il capitale per un lungo lasso di tempo va a sfavore di un investimento pluriennale: questo è un fattore che va calcolato in sede preventiva, misurando bene il bisogno di liquidità.
Da ultimo, ma non ultimo, il risparmiatore deve avere i nervi saldi. Infatti, modificare strategia in corso d’opera mette a rischio l’investimento di lungo periodo dato che le performance dei prodotti nel tempo cambiano di ponderazione. Per questo restare fermi sulle proprie convinzioni compensa le oscillazioni dei mercati.