I ricorsi fatti dai risparmiatori sono stati 1.772 (+5,6% rispetto al 2019)
Il valore complessivo dei risarcimenti richiesti nel 2020, oscillanti da un minimo di 94,66 e un massimo di 500.000 euro
Il valore complessivo dei risarcimenti richiesti nel 2020, oscillanti da un minimo di 94,66 a un massimo di 500.000 euro (limite di competenza per valore dell’Acf). Il valore medio delle singole controversie è stato di poco inferiore ai 60.000 euro, in linea con quanto fatto registrare negli anni precedenti. A fine 2020 il valore complessivo dei risarcimenti richiesti nel quadriennio (2017-2020) ha superato la soglia dei 400 milioni di euro. Nel solo 2020 sono stati conclusi 1.514 procedimenti con un incremento del 13,2% rispetto ai 1.337 del 2019. Il valore dei risarcimenti a favore dei clienti, sottolinea il report, è quasi raddoppiato (+81,5%), passando dai 15,7 milioni di euro fatti registrare a consuntivo 2019 a 28,5 milioni nel 2020. Sale così a 84,4 milioni il totale dei risarcimenti riconosciuti dal 2017 ad oggi, con una media pro-capite pari a circa 40.000 euro.
In positiva flessione anche i casi di irricevibilità o inammissibilità dei ricorsi per riscontrate e non sanabili irregolarità: 242 i provvedimenti assunti dal presidente nell’ultimo anno (-16,5% dai 290 del 2019), per complessivi 1.298 nel quadriennio. Il progressivo decremento delle situazioni di irregolarità accertate – si legge nella nota – è segno di una conseguita migliore conoscenza dello strumento Acf da parte dei risparmiatori e di un suo più idoneo utilizzo”.
I risparmiatori che si sono trovati a dover fronteggiare una situazione di conflitto con il proprio intermediario hanno scelto di farsi assistere da un legale (oltre il 73% del totale nel 2020, rispetto al 69% del 2019), nonostante sia prevista la possibilità di presentare ricorso all’Acf direttamente, senza assistenza e gratis. La rilevanza economica delle controversie in materia finanziaria e le difficoltà che molti risparmiatori tuttora incontrano nel tutelare personalmente i propri diritti sono fattori che concorrono ad alimentare questa tendenza.
E infine il numero di intermediari coinvolti nei procedimenti attivati all’ Acf nel 2020 sono stati 89 (93 nel 2019). Se poi si guarda ai 4 anni di operato si nota come siano 183 in tutto gli intermediari destinatari di almeno un ricorso da gennaio 2017 ad oggi, a fronte dei circa 1.100 soggetti autorizzati alla prestazione di servizi d’investimento attualmente aderenti al sistema Acf.