Deloitte Photo Grant è il nuovo concorso fotografico internazionale promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte, in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. Il concorso si offre di stimolare la produzione artistica legata al mondo della fotografia e di promuovere il tema delle Connections: i fotografi, saranno chiamati a dare una narrazione e un’interpretazione attraverso le immagini di cosa significhi essere connessi a livello umano, professionale, economico o ambientale. Come afferma il Denis Curti, «Una nuova grande occasione per valorizzare la fotografia di qualità. Vogliamo raccogliere storie capaci di costruire connessioni e circolarità». Noi abbiamo incontrato Guido Borsani, presidente della Fondazione Deloitte, per saperne di più.
Cos’è il Deloitte Photo Grant, a chi è rivolto?
«Deloitte Photo Grant è una novità per noi: si tratta del primo premio fotografico internazionale promosso da Deloitte con il patrocinio di Fondazione Deloitte. Il contest è strutturato in due categorie: la prima è rivolta a fotografe e fotografi già affermanti nel settore, che verranno segnalati da un comitato di esperte ed esperti del mondo dell’arte e della cultura. La seconda è quella di artiste e artisti emergenti che, grazie a questo premio, avranno l’opportunità di presentare alla giuria i loro progetti. In entrambi i casi, il tema su cui li abbiamo invitati a lavorare ed esprimersi è quello delle “Connections”».
Come mai la decisione di istituire questo premio proprio adesso?
«Con Deloitte Photo Grant Fondazione Deloitte vuole confermare l’impegno assunto per la valorizzazione dell’arte e della cultura che è alla base della nostra mission fin dal 2016. In continuità con questo obiettivo che ci siamo dati fin dalla nostra nascita, abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti e diventare promotori attivi della produzione culturale contemporanea, anche proponendoci come osservatorio sul panorama artistico emergente».
Perché, fra i tanti media disponibili, la scelta è ricaduta sulla fotografia?
«Il linguaggio universale dell’arte, e nello specifico il linguaggio fotografico, ha la caratteristica di essere diretto, immediato e poter raggiungere ogni persona. Un linguaggio, dunque, che potrà portare all’attenzione di tutte e tutti alcune delle questioni di maggiore attualità che riguardano la società contemporanea. Con la fotografia, quindi, ci siamo dati l’obiettivo non solo di sostenere il mondo dell’arte, ma anche quello di stimolare una riflessione sui grandi cambiamenti della società in cui viviamo».
Che cadenza avrà il concorso?
«Il concorso quest’anno è alla sua prima edizione. Auspichiamo che possa diventare un appuntamento annuale con il quale stimolare ulteriormente la riflessione sulla nostra società e il dialogo con il mondo dell’arte».
Il Deloitte Photo Grant è strutturato in due categorie: segnalazioni e open call.
Nella prima – dieci personalità operanti nel mondo della produzione culturale internazionale, denominati Segnalatori – candideranno due lavori fotografici inediti ciascuno, composti da almeno 40 immagini, realizzati da un fotografo a loro discrezione. Tra i segnalatori figurano Renata Ferri, Nathalie Herschdorfer, Matthias Harder, Erik Kessels, Antonio Carloni, Andréa Holzerr, Elisabeth Sherman, Karen McQuaid, Horacio Fernández e Claudio Composti.
Una giuria – composta da critici, fotografi professionisti, direttori di musei, fotoeditor, galleristi – sceglierà il vincitore della prima edizione del Deloitte Photo Grant, il quale sarà premiato con una personale al Mudec – Museo delle Culture di Milano, a dicembre 2023, accompagnata da un catalogo edito da 24 ORE Cultura, nonché con un contributo in denaro di €40.000. Nella giuria figurano Guido Borsani (Presidente Fondazione Deloitte), Brandei Estes (Head of Photographs Sotheby’s London), Laura Sackett (LensCulture), Rosy Santella (Internazionale), Federica Chiocchetti (MBAL Museum), Reiner Opoku (Agente d’arte internazionale), Timothy Persons (Board Paris Photo), Javier Vallhonrat (Artista contemporaneo) oltre al conservatore del Mudec, Sara Rizzo e al presidente di giuria, Denis Curti.
La seconda invece prevede un open call aperta, dal 2 febbraio al 30 aprile, per i fotografi sotto i 35 anni, che dovranno presentare un’idea progettuale sul tema del premio, descritta sia nei suoi contenuti che nei suoi costi di realizzazione. I partecipanti dovranno inoltre inviare un portfolio di dieci immagini inerenti al progetto o ad altri lavori a loro scelta. Chi si aggiudicherà questa sezione otterrà una menzione all’interno della rassegna dedicata al vincitore di Segnalazioni. Riceverà inoltre €20.000 per la realizzazione della sua idea e potrà organizzare la sua personale nel 2024, in occasione della seconda edizione del Deloitte Photo Grant.