Si parla degli Etf tematici sri presenti nell’atlante.Sri di EticaNews, una categoria che abbraccia tutti i cloni sostenibili commercializzati sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana che puntano su aziende attive in particolari ambiti connessi alle tematiche Esg
A ottenere un punteggio pieno secondo l’Esg quality score di Msci tra i cloni presenti nell’atlante.Sri è Bnp Paribas Easy Ftse Epra Nareit Developed Europe ex UK Green CTB di Bnp Paribas Asset Management
Bnp Paribas Asset Management e Hanetf. Ma non solo. Una nuova analisi di EticaNews svela chi sono i campioni della sostenibilità sulla base di due indicatori di Msci: Esg quality score e Sustainable impact solution exposure. Almeno quando si parla di Etf tematici.
A finire sotto la lente d’ingrandimento sono gli Etf tematici presenti nell’atlante.Sri di EticaNews, una categoria che abbraccia tutti i cloni sostenibili commercializzati sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana che puntano su aziende attive in particolari ambiti connessi alle tematiche Esg (Environmental, social, governance) come clima, acqua, energie pulite, capitale umano e salute. In particolare, i due indicatori di Msci sopracitati sono disponibili al 30 aprile per 50 di questi Etf. Il primo, Esg quality score, va a calcolare la capacità di un prodotto di “gestire rischi e opportunità derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance e va da un minimo di zero a un massimo di dieci”, si legge nell’analisi. Il secondo, Sustainable impact solution exposure, va invece a misurare quanto i ricavi delle aziende in portafoglio siano connessi ad attività legate ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. In questo caso, si parla di un’esposizione “bassa” se l’indicatore è inferiore al 5%, “moderata” se compreso tra il 5 e il 10%, e “alta” se superiore al 20%.
A ottenere un punteggio pieno, pari a 10, secondo l’Esg quality score è Bnp Paribas Easy Ftse Epra Nareit Developed Europe ex UK Green CTB di Bnp Paribas Asset Management. Un clone che ricade sotto l’ombrello dell’articolo 9 della Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr, la normativa europea sull’informativa di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari) che abbraccia prodotti finanziari con un esplicito obiettivo sostenibile (come quelli che puntano a ridurre le emissioni di Co2). In questo caso, l’Etf investe in società immobiliari europee quotate (a esclusione di quelle britanniche). Tra i campioni della sostenibilità, ai sensi del primo indicatore Msci anche AuAg ESG Gold Mining di Hanetf. Strumento classificato invece come articolo 8 della Sfdr (che abbraccia quei prodotti che promuovono, tra le altre caratteristiche, fattori ambientali e sociali attraverso l’integrazione di alcuni criteri di sostenibilità, escludendo per esempio determinati settori dall’universo investibile) e che si pone come obiettivo quello di replicare l’indice Solactive AuAg Esg Gold Mining dedicato all’industria mineraria dell’oro.
Per quanto riguarda invece il secondo indicatore, Esg sustainable impact solution exposure, si segnala Hanetf S&P Global Clean Energy Select Hanzero (a sua volta di Hanetf). “L’indice di riferimento misura le performance di circa 30 società quotate che partecipano alla produzione di energia pulita (società di biocarburanti, tecnologia delle celle a biocombustibile, energia geotermica, energia idroelettrica, solare ed eolica). Per essere incluse nell’indice, le società sono soggette a screening Esg per l’attività commerciale (armi controverse/convenzionali, tabacco, attività legate ai combustibili fossili) e la conformità ai principi del Global compact delle Nazioni Unite”, spiega EticaNews. Chiude il cerchio Invesco Solar Energy di Invesco Asset Management che punta a replicare l’indice Mac Global Solar rappresentativo del settore dell’energia solare, escludendo aziende i cui ricavi derivano da combustibili fossili.