L’Europa centro orientale non sente crisi per tre motivi: mercato del lavoro solido, inflazione prezzi al consumo e le politiche delle banche centrali
La crescita trascinata anche dall’ottimismo dei salari ha reso immuni i paesi dell’Europa centro orientale dalla crisi
- Mercato del lavoro solido
Le condizioni del mercato del lavoro molto solide, con tassi di disoccupazione a livelli minimi stanno alimentando la spesa al consumo. Questo ha come conseguenza una forte crescita dei salari nominali in tutti quanti i Paesi Cee4: dal 7,1% della Repubblica Ceca al 21,6% della Romania – in forte contrasto con il 2,4% dell’eurozona.
- Dai salari all’inflazione dei prezzi al consumo
Anche la seconda parte del canale di trasmissione, dai salari all’inflazione dei prezzi al consumo, si è materializzata nei Paesi Cee4, diversamente da quanto successo nell’eurozona. Entrambi i tassi di inflazione primaria e core sono saliti.
- Banche centrali
Con più pressioni inflazionistiche, si prevede che le banche centrali metteranno in campo ulteriori misure per contenere l’inflazione. “Tuttavia, finora – chiarische Markov, questo è stato il tassello mancante del puzzle, ad eccezione della Repubblica Ceca e, entro certi limiti, della Romania”. (L’esempio più preoccupante è la Romania, in cui l’inflazione è salita oltre la fascia obiettivo dopo che la banca centrale ha avviato il percorso di normalizzazione della politica monetaria lo scorso anno, ma ha poi fermato il programma di restringimento monetario).
Questo porta alla conclusione che la crescita trainata dai salari dei Paesi Cee4 li ha ampiamente immunizzati nei confronti del rallentamento dell’eurozona. Riteniamo che ciò offra opportunità di investimento, soprattutto sul fronte azionario (si veda la sezione successiva).