Il 72% dei clienti è disposto a pagare un compenso per la consulenza in cambio di un’ottimizzazione delle commissioni sui singoli prodotti
Albanese: “Il trasferimento di ricchezza legato al passaggio generazionale rappresenta un’opportunità unica per attrarre una nuova generazione di risparmiatori”
Il private banking del futuro? Sarà a parcella, almeno secondo quanto emerso durante l’ultima convention di Fineco. La banca fintech, quotata al Ftse Mib, ha riunito i suoi 743 private banker in una due giorni sulle sfide attuali e gli sviluppi del settore. Un’occasione, nella cornice del Teatro San Carlo di Napoli, per analizzare i numeri della ricerca Private banking: evoluzione e sfide per la crescita condotta per Fineco da Finer Finance Explorer.
Tutto parte da un dato: le reti di consulenza rivestono un ruolo crescente nell’industria del private banking, con una quota di mercato balzata dal 17% al 41% nell’ultimo decennio. La ragione? Secondo Nicola Ronchetti, founder e ceo di Finer Finance Explorer, sta nella maggiore soddisfazione dei loro clienti (75%) rispetto a quelli del settore bancario (49%). Anche per questo, il 72% dei risparmiatori sarebbe disposto a pagare un compenso per la consulenza in cambio di un’ottimizzazione delle commissioni sui singoli prodotti. Questo mentre il 78% dei 917 consulenti finanziari intervistati crede a sua volta che la consulenza a parcella abiliterà un ampliamento della base clienti, come si evince dal grafico sottostante.
Fonte: Finer Finance Explorer
Alla domanda “per quali ragioni la consulenza a pagamento garantisce una redditività complessivamente maggiore rispetto alla consulenza di prodotto nell’ampliamento della base clienti servita”, il 77% dei consulenti dichiara che attrae clienti con un patrimonio netto più elevato. Il 55% la definisce invece “più trasparente” e il 37% “più conveniente per il cliente”. Tornando alla clientela, tra gli aspetti che vengono apprezzati maggiormente nei private banker si citano infine la disponibilità ad ascoltare (66%), la reperibilità (41%) e le competenze (37%).
Fonte: Finer Finance Explorer
Trasparenza, personalizzazione e tecnologie avanzate
“Sono molto soddisfatto di questi due giorni, ricchi di spunti e molto intensi, momenti di confronto, condivisione e socialità che hanno confermato l’orgoglio di appartenere alla nostra squadra da parte dei nostri private banker e ambassador”, le parole di Mauro Albanese, vicedirettore generale e direttore commerciale rete pfa & private banking di Fineco. “Nel corso di questo evento, abbiamo voluto sottolineare come la banca sia stata protagonista dell’evoluzione del settore del private banking negli ultimi vent’anni e di come si sia affermato il nostro modello di consulenza, basato su trasparenza, pianificazione finanziaria personalizzata e tecnologie avanzate al servizio del cliente”, ha aggiunto.
Fineco: +150% delle masse private in gestione dal 2016
Dal 2016 Fineco ha registrato una crescita delle masse private in gestione superiore al 150%, per oltre 56 miliardi di euro. La quota di mercato è salita parallelamente dal 2,9% al 5%. “Il trasferimento di ricchezza legato al passaggio generazionale, che l’Associazione italiana private banking e l’Istat stimano intorno a 300 miliardi di euro entro il 2033, rappresenta un’opportunità unica per attrarre una nuova generazione di risparmiatori, più consapevole e dalle esigenze più sofisticate”, conclude il vicedirettore generale.