Risultati alla volta quasi impossibili. Molto spesso i clienti ad alto patrimonio chiedo ai loro consulenti performance annue superiore al 5%
E dunque sta alla capacità del consulente spiegare quali siano i risultati che si possono raggiungere e in quanto tempo
E dunque secondo una recente ricerca pubblicata da SpectremGroup, società di analisi patrimoniale:
• Il 22% ritiene che il proprio consulente dovrebbe fornire un tasso di rendimento simile a quello del mercato
• Il 20% ritiene che il proprio consulente dovrebbe sovraperformare il mercato azionario dell’1/ 1,9% l’anno
• Il 23% ritiene che il proprio consulente dovrebbe sovraperformare il mercato azionario del 2/2,9% l’anno
• Il 35% punta invece direttamente al 3%
• E il 13% vorrebbe un tasso di rendimento superiore al 5% delle performace del mercato azionario
Spostando il focus ancora più nel dettaglio sugli Hnnwi, la situazione peggiora. E infatti più aumenta il patrimonio e più si vuole ottenere dal proprio consulente. A questo si aggiunge anche una base di non piena padronanza con gli strumenti finanziari e il mercato.
Tutti quelli che hanno patrimoni tra i 15 e i 25 milioni di dollari, il 36% si aspetta un rendimento annuo del 4%. Solo il 15% è soddisfatto del proprio consulente se il rendimento finale ottenuto è più basso.
Il problema è dunque far capire al cliente il potenziale di guadagno in un determinato arco temporale e non creare attese troppo alte che inevitabilmente verranno deluse e porteranno all’abbandono del consulente