Gen Art Program è il nuovo programma di vendite nft messo in campo da Sotheby’s sulla sua piattaforma Metaverse. Tutto nella norma? Non proprio: la casa d’aste ha deciso di adottare il modello di incanto olandese. In cosa consiste? In un’asta olandese, si introduce per primo il prezzo più elevato, prima di diminuirlo via via. Il debutto del nuovo programma di arte generativa avviene con la “benedizione” di Vera Molnar, 99 anni, autentica pioniera di questo tipo di arte grazie all’utilizzo – negli anni Sessanta – di computer e algoritmi. Il pubblico ha riscoperto la Molnar durante la corsa all’oro degli nft nel 2021, fino alla Biennale Arte di Venezia del 2022. La serie fra l’altro, intitolata “Themes and Variations”, è in vendita anch’essa sulla piattaforma Metaverse.
Caratteristica del Gen Art Program sarà quella di metterà in luce due o tre artisti all’anno, a vantaggio della qualità. È alimentato da Art Blocks Engine, software Web3. Secondo Michael Bouhanna, responsabile di Sotheby’s per l’arte digitale e i non fungible token, «Art Blocks ha creato un ecosistema completamente nuovo per un nuovo tipo di collezionisti appassionati di arte generativa, abituati a un processo di acquisto di questo tipo di opere d’arte, ovvero il modello d’asta olandese». Art Blocks fa sapere che «in origine, questo modello entrava in gioco quando avevamo edizioni di 500 o 1000 opere e il giorno dell’asta c’erano 20.000 persone nel nostro Discord (piattaforma di messaggistica molto utilizzata dai collezionisti di nft, ndr) che facevano domande. Anche se non tutti i membri della community erano lì per acquistare opere d’arte, è chiaro che c’è uno squilibrio tra l’offerta di opere d’arte e la domanda potenziale».
Svelare alla comunità dei potenziali interessati l’offerta più elevata prima che inizi l’asta, permette di operare una scrematura. C’è di più: le aste olandesi di solito portano a introiti maggiori, dato che gli offerenti si rendono conto di avere una sola possibilità di fare un’offerta (la prima che arriva è quella che viene accettata).
Sarà un successo? È presto per dirlo, i segnai del mercato sono contrastanti. Rivela Michael Bouhanna che la casa d’aste sta «già ottenendo risultati di vendita superiori a quelli dell’anno scorso. Vediamo che il mercato di alcune categorie, in particolare l’arte generativa, sta attirando un grande numero di collezionisti. Abbiamo lanciato questo nuovo programma per rispondere alla domanda e per adeguare la nostra strategia introducendo alcune nuove funzionalità e un nuovo formato di vendita in linea con la domanda».
Le piazze più competitive pare restino New York e Hong Kong. In particolare, la nuova normativa francese sulla modalità di tassazione delle plusvalenze da criptovalute rende meno appetibile utilizzare Parigi come rampa di lancio per i pleasure asset digitali, in controtendenza rispetto all’arte tradizionale, ambito in cui la città sta invece prendendo il posto di Londra nel post Brexit. Al di là delle specificità normative dei luoghi, Sotheby’s sta registrando ottimi risultati di vendita nel 2023, fanno sapere dalla casa d’aste.
Si pensi anche a quanto ha fruttato la vendita della collezione di arte nft in pancia al fallito fondo crypto Three Arrows Capital: 11 milioni di dollari. La società Three Arrows Capital era stata fondata da Su Zhu e Kyle Davies. Il fallimento ufficiale è giunto nel luglio del 2022 in seguito al crollo di Luna e TerraUSD, due criptovalute che il fondo speculativo con sede a Singapore aveva fortemente sostenuto. Oltre alle sue attività nel campo crypto, il fondo stava cercando di assemblare una collezione senza pari di nft – nei fatti poi rivelatasi una buona riserva di valore, di grande aiuto nel processo di liquidazione volto a soddisfare i creditori.