Il contesto resta però di elevata incertezza. Per questo motivo, “il consiglio direttivo valuterà attentamente tutte le informazioni in arrivo, compresi gli sviluppi del tasso di cambio, per quanto riguarda le sue implicazioni per le prospettive di inflazione a medio termine”. Lady Euro si dice pronta ad adeguare tutti gli strumenti “per garantire che l’inflazione si sposti verso il nostro obiettivo di inflazione in modo sostenuto, in linea con il nostro impegno alla simmetria”.
Lagarde, riforme anche per il settore finanziario non bancario
La Banca centrale europea continua a monitorare i rischi nel settore finanziario non bancario. Christine Lagarde che durante le turbolenze di mercato a marzo, alcuni fondi hanno subito “un significativo stress di liquidità”, a causa di “vulnerabilità preesistenti”. Queste tensioni di liquidità nel settore finanziario non bancario hanno minacciato di “estendersi al sistema finanziario più ampio e, potenzialmente, all’economia reale”. Tuttavia le azioni di politica monetaria intraprese dalle banche centrali hanno contribuito a migliorare le condizioni di mercato durante il periodo più difficile.
Ciononostante, il settore finanziario non bancario deve diventare più resiliente, e per questo occorrono riforme. Si tratta di un aspetto particolarmente importante “dato il ruolo crescente delle istituzioni finanziarie non bancarie nel finanziamento all’economia reale”. A queste, si aggiungono e le loro “interconnessioni con il resto del sistema finanziario”.
Come il Fondo Monetario, la Fed e altri banchieri centrali, la numero uno dell’Eurotower ribadisce che “a livello globale, sarà cruciale non ritirare prematuramente il sostegno politico, monetario e fiscale”. In conclusione, la pandemia di coronavirus continua a essere una seria sfida globale, che in quanto tale richiede anche soluzioni globali. E “una forte cooperazione internazionale”.