Un nuovo passo verso una cultura green europea
Von der Leyen dichiara che “affrontare il cambiamento climatico e prendersi cura del nostro ambiente ci impone di ripensare al modo in cui viviamo. Questo è il motivo per cui abbiamo fatto del Green Deal europeo la nostra priorità. Stiamo facendo tutti i passi, uno per uno, per arrivarci”.
Il New European Bauhaus è una strategia per il rinnovamento e “ci aiuterà a ridurre le emissioni e la povertà energetica, porterà vantaggi economici, ambientali e sociali”. L’intero quadro del Green Deal europeo è “un cambiamento sistemico”. E serviranno “ampio impegno, ampio supporto e molta innovazione e creatività”. La “creatività” ha suggerito il nome di Bauhaus, dalla scuola di arte e design fondata da Walter Gropius operante in Germania dal 1919 al 1933.
Non ha timore la presidente della Commissione di appellarsi a “una nuova estetica” per il Green Deal europeo, capace di combinare “un buon design alla sostenibilità”. Il New Bauhaus vuole “avvicinare il Green Deal europeo alle menti e alle case delle persone, rendendo tangibile il comfort e l’attrattiva di una vita sostenibile. Un buon design può migliorare la vita”. E il New Bauhaus “dimostrerà che quello che è necessario può anche essere bello”, ha proseguito la presidente.
La presidente ha spiegato che “sarà uno spazio di riflessione e di sperimentazione. Sarà un forum di discussione, un laboratorio di sperimentazione, un acceleratore per nuove soluzioni, un hub per reti globali ed esperti, un luogo di incontro per i cittadini interessati all’argomento”.
Le tre fasi del New European Bauhaus
Tre le fasi del progetto. La prima è quella di progettazione: “vogliamo attingere all’esperienza e all’impegno di designer, architetti, artisti, esperti digitali, scienziati, imprenditori, ingegneri e studenti”, ha detto Von der Leyen. Poi, vi è il passo della consegna di cinque progetti in diversi Stati Ue. Tutti impegnati nella sostenibilità, unita ad arte e cultura, ciascuno adattato alle condizioni locali e con un focus specifico come materiali da costruzione naturali, efficienza energetica, dati demografici, mobilità orientata al futuro o innovazione digitale efficiente sotto il profilo delle risorse”, ha aggiunto von der Leyen. La terza fase infine sarà dedicata alla “diffusione delle idee”. Perché “la vocazione del Bauhaus europeo è crescere e spingersi oltre i confini dell’Europa”.
Bisogna cambiare la mentalità ed è necessari impegnarsi in “dibattiti culturali”. Il New European Bauhaus fa parte della nostra visione più ampia: costruire il mondo di domani per un futuro più verde, più bello e umano”, ha concluso Ursula Von der Leyen.