In italia un’azienda su quattro ha investito sul lavoro agile prima del lockdown
A puntare maggiormente sul lavoro a distanza sono state le aziende del Mezzogiorno, le public utilities e le aziende con più di 500 dipendenti
Claudio Gagliardi (Unioncamere): “con il lockdown, questo processo ha avuto un’accelerazione forzata e di dimensioni straordinarie”
Guardando all’aspetto geografico, in Italia, a puntare maggiormente sul lavoro a distanza, sono state le aziende del Mezzogiorno, con il 27,1% delle imprese meridionali che hanno investito a favore di questa modalità organizzativa. A seguire il Nord Ovest, con il 24,1%, il Nord Est con il 23,5% e il Centro con il 23%. Una variabile che si è dimostrata particolarmente rilevante nell’adozione dello smart working è quella relativa alla classe dimensionale delle imprese. Gli investimenti in smart working hanno riguardato infatti il 53,1% delle aziende con più di 500 dipendenti, il 50,3% delle aziende tra i 250 e i 499 dipendenti e il 41,8% delle aziende tra i 50 e i 249 dipendenti. Al contrario, per le imprese tra i 10 e i 49 dipendenti e quelle tra 1 e 9 dipendenti il dato scende rispettivamente al 31,1% e 21,3%.
“I dati del Sistema informativo Excelsior mettono in evidenza già nel 2019 un lento ma costante trend di crescita dello smart working nelle imprese italiane” spiega a We Wealth Claudio Gagliardi, vice segretario di Unioncamere, evidenziando che, con il lockdown, questo processo ha avuto un’ accelerazione “forzata” e di “dimensioni straordinarie”. “Sono moltissime le imprese, anche di piccole dimensioni e al sud, che pur tra tante difficoltà hanno potuto apprezzare le grandi potenzialità dello smart working – prosegue Gagliardi – Molte attività lavorative, secondo i dati che stiamo raccogliendo in queste settimane, continueranno nella modalità del lavoro agile anche nella cosiddetta fase 2 e oltre. Ma serve un di più di formazione, di organizzazione e in definitiva di cultura manageriale”. Tuttavia, sottolinea Gagliardi, “per un salto di qualità nello smart working sarà importante lavorare sulle motivazioni delle persone, sull’autonomia e sulla responsabilità individuale, definire chiaramente gli obiettivi, comunicare bene in azienda, gestire il tempo e misurare la produttività”. E conclude: “le Camere di Commercio stanno già lavorando a fianco delle imprese anche su questi temi per sostenere la ripresa del Paese”.