“Sono Pak”. Con questo Tweet del 30 luglio 2022 l’italiano Federico Clapis afferma di essere in sostanza il creator detentore del record assoluto per un’opera d’arte di artista vivente: l’nft The Merge, venduto nel dicembre 2021 per 91,8 milioni di dollari. Fu un doppio record. Di vendita: superò il Rabbit di Jeff Koons, fino ad allora l’opera più costosa di artista vivente (91,1 milioni di dollari). Inoltre, non fu venduto da una classica casa d’aste, come era stato per Beeple, ma da una delle nuove piattaforme di scambio dedicate agli nft, Nifty Gateway.
Fino al 30 luglio, Pak non compariva mai in pubblico e utilizzava distorsori vocali nelle interviste, usando sempre pronomi plurali (they / them), tanto da far credere a molti che si trattasse di un collettivo di creator digitali. Il nomignolo che l’artista si era dato era “The Nothing”, il Nulla. Quale il motivo di tanto attaccamento all’anonimato? Nel 2021 Pak aveva dichiarato ad Artnet che con l’anonimato il pubblico avrebbe ricordato solo il suo lavoro, senza richiamare alla mente alcun volto.
Pak ha fatto la sua comparsa nel sistema dell’arte digitale nel 2014, con il progetto Archillect: un algoritmo di Intelligenza Artificiale che scovava i post più popolari nei social media per poi pubblicarli sul suo feed.
Qualcuno solleva dubbi sul fatto che Federico Clapis sia davvero Pak. Il giorno precedente al suo tweet rivelatore ne aveva infatti postato un altro, avvertendo che “Domani svelerò un nuovo lavoro cui sto lavorando da mesi (Tomorrow I will reveal a new work that I have been working on for months).
L’opera dei record, The Merge, appartiene a 28.000 collezionisti, acquirenti delle 266.445 unità nft in cui Pak ha suddiviso l’opera.