Le ultime quotazioni (16/04/2020) lo danno a oltre 51 € al grammo (1723 dollari all’oncia). Il World Gold Council comunica che nel primo trimestre 2020 gli acquisti netti sugli Etf in oro hanno raggiunto il record storico, 23 miliardi di dollari
A differenza del rame, il metallo giallo non è legato all’andamento dell’attività industriale ed è una copertura contro il rischio di inflazione (che, questa volta, dovrebbe tornare)
C’è oggi un curioso fenomeno mai verificatosi prima negli scambi di oro: riguarda i lingotti. “L’oro fisico è nel posto sbagliato o nella forma sbagliata ed è impossibile spostarlo facilmente. I?futures si sono sganciati dal mercato fisico, su cui a malapena si registrano scambi”
Il paradosso dei lingotti (e l’oro vola ancora di più)
Un aspetto curioso del rally attuale dell’oro è legato alla scarsità dei lingotti. A causa del grande lockdown mondiale, tre raffinerie svizzere di lingotti, fra le maggiori al mondo, hanno chiuso. Si tratta delle poche qualificate a produrre le barrette da investimento (i London Good Delivery, ad esempio). E le miniere? Chiuse, come quelle del Sudafrica e del Messico, per esempio. Come se non bastasse, le difficoltà logistiche impediscono ai mattoncini d’oro di circolare.
L’oro vola, ma non in aeroplano
Il metallo giallo ha sempre volato negli aerei di linea. Ora che i voli sono quasi fermi, trasportarlo costa dalle tre alle otto volte in più rispetto a febbraio (Richard Hayes, chief executive di Perth Mint).
Tale mancanza di liquidità nel mercato dell’oro non si era mai verificata, e la London Bullion Market Association (Lbma) è intervenuta per tranquillizzare gli operatori sul “funzionamento del mercato globale dell’oro” e sulla “consegna fisica del metallo”.
Nei caveaux di Londra pare riposino?8.200 tonnellate di oro (dati Bullionvault). Il World Gold Council ammonisce che “l’oro fisico è nel posto sbagliato o nella forma sbagliata ed è impossibile spostarlo facilmente. I?futures si sono sganciati dal mercato fisico, su cui a malapena si registrano scambi”.
Alla Commodity Exchange (Comex) di New York, l’oro con consegna più vicina costa di più di quello con consegna futura. È il cosiddetto fenomeno della backwardation, frequente per materie come il petrolio o raccolti agricoli, ma rarissimo per l’oro. Un’altra anomalia targata coronavirus, verrebbe da dire.