Equita ha pubblicato il report “Outlook & Best Picks 2022” con cui ha evidenziato quali sono le sue aspettative per il nuovo anno borsistico
La valutazioni delle società italiane rimangono le più attraenti di tutti: il multiplo medio atteso p/e per il 2022 è di 12,1
Per il 2022 gli obiettivi fissati relativi al Pnrr sono 102, per un potenziale incasso totale di 40 miliardi di euro
Nel 2021 i mercati azionari europei, in particolare quello italiano, hanno registrato un’ottima performance. L’Eurostoxx 600 ha chiuso l’anno segnando il +25%. FtseMib e FtseMid hanno fatto ancora meglio chiudendo rispettivamente al +26,3% e al +33%. La variante Omicron – che sembra essere caratterizzata da una maggior trasmissibilità ma da una ridotta pericolosità – non è bastata a fermare il corso al rialzo dei listini. Le incognite per il nuovo anno tuttavia restano: inflazione, rialzo dei tassi e tensioni geopolitiche spaventano gli investitori. A fare il punto sull’outlook di mercato per il nuovo anno è Equita.
Dopo un dicembre con indici azionari globali in crescita – il global equities segna il +3,8% – la partenza del 2022 è stata finora contrastata e volatile. Per quanto riguarda le materie prime, dopo il calo registrato a novembre, le commodities hanno recuperato terreno (Bloomberg Commodities Index +5.7% da inizio dicembre), in particolare il petrolio (+16%) che è risalito sopra gli $80 al barile grazie alla riduzione dei timori sulla pericolosità della variante Omicron e al calo delle scorte Usa oltre le attese. In leggera risalita anche l’oro (+1.2%) a $1,800 l’oncia, nonostante un contesto di tassi reali usa in risalita. Da inizio dicembre il rendimento del decennale Usa è cresciuto di +32bps all’1.76% dopo che la Fed ha annunciato l’accelerazione del tapering (raddoppiando il ritmo con cui ridurrà l’asset purchase programme, da $15bn a $30bn, che terminerà a marzo). Anche in Europa i tassi sono in ascesa: il rendimento del Bund è salito di +31bps al -0.04% mentre il Btp di +35bps all’1.3%, con uno spread a 136bps; la Bce ha deciso che gli acquisti netti nell’ambito del PEPP termineranno a marzo 2022, una decisione in parte controbilanciata dall’aumento degli acquisti netti dell’APP, che saliranno a €40 miliardi nel 2Q22 e €30 miliardi nel 3Q22, per poi tornare a €20 miliardi da ottobre.
Guardando al 2022 Equita continua ad avere una view positiva anche se più moderata rispetto al 2021. In primis la crescita economica dovrebbe essere robusta, sostenuta da un atteggiamento accomodante delle banche centrali nonostante il tapering della Fed e dalla politica espansiva da parte dei governi. La proiezione sul pil reale a livello globale è del 5,8%, con la Cina che dovrebbe crescere del 5,2%, l’Europa del 4,2% e gli Stati Uniti del 4%. Da un punto di vista delle valutazioni azionarie invece gli aumenti dei tassi d’interesse previsti per il 2022 (3 rialzi attesi dalla Fed fino allo 0.9%, al massimo 1 rialzo per la Bce ma a fine 2022 fino al -0.4%) provocheranno solo una contrazione limitata dei multipli che sarà compensata da una crescita degli utili. I rischi principali sono: riduzione troppo rapida della liquidità da parte delle banche centrali; pressione sui margini industriali a causa dell’aumento troppo rapido del costo delle materie prime e dell’inflazione; aumento rilevante dei casi Covid-19 e dei tassi di ospedalizzazione, con conseguenti lockdown; marcato rallentamento dell’economia cinese; conflitto Russia-Ucraina e/o crisi energetica in Europa.
Le prospettive infine per Piazza affari che ha performato molto bene nel 2021, grazie al forte rimbalzo del Pil, una crescita degli utili superiori alle attese, e la riduzione del profilo di rischio associata alla credibilità offerta dal Governo Draghi, sono buone. L’attuazione del Pnrr dovrebbe dare ulteriore linfa alla ripresa dell’economia italiana. L’Italia ha raggiunto tutti i primi 51 obiettivi fissati per il 2021 e presto il governo dovrebbe incassare la prima rata di 24,1 miliardi di euro. Per il 2022 gli obiettivi sono 102, per un potenziale incasso totale di 40 miliardi di euro. A livello di mercati, le valutazioni delle società italiane rimangono le più attraenti di tutti: il multiplo medio atteso p/e per il 2022-23 è di 12,1 e 11,5x, con una crescita attesa degli utili del +15% anno su anno nel 2022 rispetto al 2021 (e del 23% sopra i livelli del 2019). A livello settoriale i favoriti per diventare i migliori performer dell’anno sono i titoli finanziari che beneficeranno di un contesto economico solido e inclinazione della curva dei tassi. Seguono gli energetici sostenuti dalle dinamiche positive attese sull’offerta/domanda di petrolio. Nel settore industriale, Equita ha una preferenza per i titoli con forte posizionamento competitivo epricing power, mentre in generale è sotto pesata su tecnologia/digitale. Neutrale l’esposizione al settore delle utilities.
Equita ha pubblicato il report “Outlook & Best Picks 2022” con cui ha evidenziato quali sono le sue aspettative per il nuovo anno borsisticoLa valutazioni delle società italiane rimangono le più attraenti di tutti: il multiplo medio atteso p/e per il 2022 è di 12,1Per il 2022 gli obiettivi fissa…