Polo (Facile.it): “In questo momento il tasso fisso rappresenta un ottimo punto di partenza, con una rata iniziale nettamente più bassa rispetto a quella dei variabili”
Guardando alle previsioni degli esperti, emerge che i mercati si aspettano che a breve l’Euribor torni a scendere, seppur lentamente
Cresce l’attesa sulla prima sforbiciata ai tassi di interesse. Mentre si avvicina la nuova riunione della Banca centrale europea, in programma il 7 marzo, i mercati si aspettano che a breve l’Euribor (l’indice di riferimento per i mutui variabili) torni a scendere, seppur lentamente. “L’indice dovrebbe raggiungere il 3,55% a giugno 2024, per poi scendere al 2,83% a dicembre e diminuire ulteriormente entro giugno 2025 arrivando al 2,43%”, spiega a We Wealth Andrea Polo, communication director di Facile.it, ricordando come l’Euribor potrebbe anticipare le mosse della Bce e iniziare a muoversi prima che Francoforte intervenga concretamente sui tassi. Ma cosa significa per chi sta per aprire un mutuo?
“È sempre bene ricordare, per chi è alle prese con la sottoscrizione di un mutuo, che non esiste in assoluto un’opzione migliore di un’altra, in quanto ci sono numerosi fattori che incidono sulla scelta finale”, dice Polo. “In questo momento il tasso fisso rappresenta un ottimo punto di partenza, con una rata iniziale nettamente più bassa rispetto a quella dei variabili; scegliere questi ultimi, invece, significherebbe scommettere su un calo in futuro”, aggiunge. Per fare un esempio concreto, nella simulazione fornita a We Wealth da Facile.it ipotizziamo che l’importo del mutuo, della durata di 20 anni, sia di 140mila euro e che il valore dell’immobile sia di 200mila euro.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Ho un immobile a reddito a Milano: come potrei investire le somme ricavate?
Quali sono le altre alternative per far fruttare i risparmi in vista della pensione?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
TROVA IL TUO ADVISOR
Mutui, tasso fisso o variabile? Cosa fare adesso
Optando per il tasso fisso, la rata mensile si attesterebbe sui 769 euro per tutta la vita del finanziamento considerando la migliore offerta disponibile oggi, ovvero quella di Banca Bper. Nel caso di un mutuo a tasso variabile, la rata iniziale per un mutuo sottoscritto oggi sarebbe invece di 890 euro con Ing. Per il variabile con cap (vale a dire un tetto massimo al tasso d’interesse che consente al mutuatario di conoscere anticipatamente la rata massima che potrebbe dover essere disposto a pagare, ndr) si parlerebbe di 909 euro con Banca Sella.
Ipotizzando invece che l’importo del mutuo, della durata di 30 anni, sia di 250mila euro e che il valore dell’immobile sia di 500mila euro, nel caso del tasso fisso la rata mensile si attesterebbe sui 1.041 euro per l’intera durata del finanziamento affidandosi ancora una volta a Bper. Scegliendo un mutuo a tasso variabile, la rata iniziale ammonterebbe a 1.272 euro con Ing, mentre per il variabile con cap bisognerebbe essere disposti a pagare 1.312 euro nella migliore delle opzioni (con Banca Sella).
Mutui a tasso variabile: come alleggerire la rata
Per chi ha invece un mutuo a tasso variabile in essere, l’anno appena iniziato porta con sé buone notizie. Salvo imprevisti, spiega infatti Polo, la situazione sul fronte dei tassi variabili dovrebbe continuare a migliorare e le rate cominciare lentamente a scendere. “Chi però vuole agire subito, passando a un tasso fisso, può sempre contare sugli strumenti messi a disposizione dalle banche come la surroga e la rinegoziazione”, suggerisce Polo. “In particolare, grazie al calo costante dei tassi fissi degli ultimi mesi, molti istituti di credito hanno rilanciato l’offerta dei mutui surroga che rappresentano quindi un’opportunità estremamente vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile”. Prendendo in considerazione un finanziamento standard da 126mila euro da restituire in 25 anni, con un loan to value (il rapporto tra l’importo del mutuo richiesto per procedere all’acquisto e il valore dell’immobile che si ipoteca in garanzia alla banca, ndr) del 70% e sottoscritto a inizio 2022, lo scorso dicembre la rata ha raggiunto i 752 euro. Oggi le migliori offerte di surroga a tasso fisso partono da un Tan del 3,10%, corrispondenti a una rata di 604 euro; dati alla mano, la rata potrebbe scendere di quasi 150 euro al mese.