Franklin Templeton ha perso 1,8 miliardi di dollari il 12 agosto 2019, all’indomani delle primarie che hanno visto il liberale presidente in carica Macri soccombere al peronista Fernandez
Stando al Financial Times, i fondi facenti capo a Franklin Templeton hanno registrato perdite per 1,23 miliardi di dollari in sole tre settimane
Pimco deterrebbe oggi in portafoglio il 30% di obbligazioni argentine (2,4 miliardi di dollari di controvalore) con scadenza 2020. All’emissione, due anni fa, il tasso di interesse di riferimento era il 26%. Poi, il peso argentino è crollato del 37%
Le obbligazioni argentine affondano i portafogli di Franklin Templeton e Pimco
Il crollo agostano della Borsa argentina e del peso hanno tirato a fondo le scommesse di due colossi come Franklin Templeton (715 miliardi di dollari di aum al 30/06/2019, fonte Cnbc) e Pimco. Franklin Templeton ha perso 1,8 miliardi di dollari il 12 agosto 2019 (Financial Times), all’indomani delle primarie che hanno visto il liberale presidente in carica Macri soccombere al peronista Fernandez. Ancora una volta protagoniste della débacle sono state le obbligazioni argentine. Su cui sia Franklin Templeton che Pimco, leader mondiali nei bond, avevano scommesso fortemente. Il Templeton Emerging Market Bond Fund, con posizioni per 11,3 miliardi di dollari, ha subito una perdita del 3,5%. Si tratta della peggiore in un singolo giorno di scambi fin dall’ottobre 2008.
Stando al Financial Times, i fondi facenti capo a Franklin Templeton hanno registrato perdite per 1,23 miliardi di dollari in sole tre settimane. Ma anche il Global Bond Fund da 36,8 miliardi di aum e il Global Total Return Fund da 5,4 miliardi hanno perso nel mese di agosto rispettivamente il 4,2% e il 4,3%.
Le conseguenze nefaste del maxi prestito
Perchè? Il Fmi aveva nel 2018 concesso un prestito record (oltre 50 miliardi di dollari) all’Argentina. In seguito, il governo argentino aveva rinegoziato l’emissione di obbligazioni sovrane. A fine giugno 2019, Franklin Templeton deteneva quindi obbligazioni argentine per 4,6 miliardi di dollari. Pimco, dal canto suo, aveva scelto come strategia quella di arrivare alla detenzione del 33% di tutti i bond high yield globali. Fra questi, i bond argentini in scadenza a giugno 2020, arrivati in un solo giorno da 104 centesimi sul dollaro a 71 centesimi. La società deterrebbe oggi in portafoglio il 30% di obbligazioni argentine (2,4 miliardi di dollari di controvalore) con scadenza 2020. All’emissione, due anni fa, il tasso di interesse argentino di riferimento era il 26%. Poi, il peso argentino è crollato del 37% da inizio 2019.
“Una rotta ribassista completa”
Nomura, nel suo ultimo studio, non è tenera. “Quanto accaduto rappresenta una rotta ribassista completa, non un episodio”. Il che accresce la “probabilità di una seconda ondata vol-up fra la fine di agosto e l’inizio del mese di settembre”.