I private banker devono occuparsi di tutto il patrimonio complessivo dei loro clienti e non sono di quello finanziario
Molti clienti non hanno una visione completa del loro patrimonio
La distribuzione del patrimonio, tra parte finanziaria e immobiliare, è spesso frutto della storia piuttosto che di una scelta ragionata
Ma non è tutto. “Il patrimonio immobiliare non può essere speso”, prosegue Molensini, ricordando che anche questo aspetto ha una valenza positiva e negativa: “Positiva, in quanto dei parenti sprovveduti non possono depauperarlo, negativa perché se una persona ha una certa età e non ha eredi, magari vorrebbe ‘spenderlo’ per migliorare il proprio tenore di vita”.
Di contro, il patrimonio finanziario ha delle caratteristiche completamente opposte. “Da una parte (generalmente, o per la maggior parte) è totalmente liquido, quindi può essere trasformato in cash in pochi giorni; inoltre, può essere trasportato, per esempio in 3 giorni, se un individuo ha il conto da Milano, può portarlo a New York, a Parigi, a Zurigo o dove vuole, e questo evidentemente è importante. Può essere poi facilmente diversificato (cioè, può essere investito in azioni americane, inglesi di Shanghai), mentre per diversificare un patrimonio immobiliare bisogna avere un patrimonio molto importante e avere beni a Shanghai, Londra e New York”.
Delle diversità importanti ci sono poi anche in tema di passaggio generazionale. “Il patrimonio finanziario è facile da frazionare: se un individuo ha 3 milioni e 4 figli, il suo patrimonio può essere frazionato molto bene; diversamente se uno ha 3 immobili e 4 figli è un po’ più complicato. E ancora: l’asset allocation è dinamica e può essere adattata molto velocemente, mentre quella di un patrimonio immobiliare è molto più rigida: nel primo caso, per esempio, se uno pensa che i mercati andranno bene basta che si sposti semplicemente sull’azionario in due minuti. Infine la gestione, come abbiamo detto, è – magari – più complessa, ma sicuramente più economica”, aggiunge Molesini.
Di qui, l’importanza di trovare un giusto equilibrio tra le diverse parti.“Lo dico perché io credo che molti clienti non abbiamo una visione completa del loro patrimonio e non sappiano a quanto ammonti; inoltre, perché la distribuzione di questo patrimonio tra parte finanziaria e immobiliare è spesso frutto della storia piuttosto che di una scelta ragionata. Molto spesso uno si trova con una parte di patrimonio immobiliare e una parte di patrimonio finanziario per questioni ereditarie o per motivi di uso e non perché abbia, invece, ragionato su cosa sia effettivamente meglio per lui”, conclude.