La prospettiva di lungo termine è uno dei principali aspetti che determinano la soddisfazione degli investitori. Solo chi sa usare la pazienza, infatti, riesce a mantenere costanti le proprie strategie di investimento e a ottenere ritorni interessanti. Questo è ancora più vero quando parliamo di fondi Esg, cioè prodotti di investimento che rispettano i tre criteri della sostenibilità: environment, social, governance. Questi prodotti puntano a sfruttare le opportunità che nascono dallo sviluppo sostenibile, un fenomeno in grado da un lato di generare reddito, e dall’altro di innescare un processo di cambiamento in cui lo sfruttamento delle risorse è coerente non solo con i bisogni attuali, ma anche con quelli futuri.
UNA PRIORITÀ A LIVELLO INTERNAZIONALE
Da tempo la sostenibilità è al centro dell’agenda politica internazionale: negli ultimi vent’anni gli incontri dei grandi della Terra in varie occasioni – come il forum di Davos – e poi gli accordi dell’Action Plan e il Green Deal europeo hanno introdotto tra le priorità il rispetto dell‘ambiente, il controllo dell‘aumento delle temperature e la riduzione delle emissioni di Co2, così come il rispetto dei diritti umani, la tutela del lavoro e la lotta alla corruzione. Il primo vero accordo internazionale sul clima, il precursore dell’accordo di Parigi, però, è in realtà è di molto anteriore: è il protocollo di Kyoto, stipulato l’11 dicembre 1997 nella città giapponese e ratificato da oltre 190 Paesi nel mondo.
COSA VUOL DIRE SVILUPPO SOSTENIBILE?
Premesso questo, andiamo a vedere nel dettaglio cosa significa sviluppo sostenibile. Dal punto di vista ambientale la sostenibilità è intesa come la capacità di mantenere la qualità e la riproducibilità delle risorse naturali. Dal punto di vista economico è invece la capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione. Dal punto di vista sociale, infine, con sostenibilità si intende la capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione, giustizia) equamente distribuite per classi e genere.
SOSTENIBILITÀ IN FINANZA E NEGLI INVESTIMENTI
Oggi anche la finanza è diventata sostenibile: questa definizione si applica a tutti quei servizi o prodotti finanziari, bancari, assicurativi e alle strategie di investimento e di asset allocation che consentano di progredire verso lo sviluppo sostenibile con l‘intento di generare un impatto sociale e ambientale misurabile e in grado, allo stesso tempo, di produrre un ritorno economico per gli investitori.
Specialmente a livello aziendale, investire in questa direzione potrebbe generare in futuro dei ritorni decisamente interessanti, proprio perché si tratta di un settore con buone prospettive di crescita.
Va comunque sottolineato che l’investimento sostenibile, come tutti gli altri, accanto alle opportunità presenta anche dei rischi. Con “rischio di sostenibilità“ si intende un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si dovesse verificare, potrebbe provocare un significativo impatto negativo sul valore dell’investimento, come spiega il regolamento Ue 2019/2088 sulla sostenibilità nei servizi finanziari. Ad esempio, i rischi ambientali sono quelli causati dall’innalzamento delle temperature, come eventi atmosferici estremi – uragani e inondazioni – scioglimento dei ghiacciai, desertificazione, incendi.
COSA VUOL DIRE INVESTIRE SOSTENIBILE
Fatta questa premessa, si definisce sostenibile l’investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale. In che modo si può misurare questo contributo? Ad esempio, mediante indicatori chiave di efficienza delle risorse concernenti l‘impiego di energia e l’uso di energie rinnovabili, l’utilizzo di materie prime e di risorse idriche e il consumo del suolo, la produzione di rifiuti, le emissioni di gas a effetto serra, oltre all’impatto delle attività sulla biodiversità e all’implementazione dell’economia circolare. Ma è sostenibile anche l’investimento in attività economiche che contribuiscano a un obiettivo sociale: ad esempio nella lotta contro le disuguaglianze, o nella promozione della coesione sociale, dell’integrazione e delle corrette relazioni industriali. Si definiscono sostenibili anche gli investimenti in capitale umano o in comunità economicamente o socialmente svantaggiate, a condizione che le imprese che beneficiano di tali investimenti rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.
ECCO TUTTI GLI OBIETTIVI DELL’INVESTIMENTO SOSTENIBILE
Per riassumere, gli obiettivi ambientali che si possono supportare tramite gli investimenti sostenibili sono: la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; l’utilizzo sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine; la transizione verso un‘economia circolare; la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento e la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Negli obiettivi sociali rientrano la lotta contro le disuguaglianze, la coesione sociale, l’integrazione sociale, le migliori relazioni industriali e gli investimenti in capitale umano o comunità economicamente o socialmente svantaggiate. Degli obiettivi di governance fanno invece parte la costruzione di strutture di gestione solide, di stabili relazioni con il personale, l’ottenimento di una valida remunerazione delle risorse e il rispetto degli obblighi fiscali.