S&P: per il Pil dell’eurozona è attesa una contrazione del 7,2% nel 2020 seguita da un rimbalzo del 4,8% nel 2021
A detta degli economisti dell’agenzia di rating, l’economia italiana si contrarrà dell’8,7% nel 2020, con una crescita stimata del 5,3% nel 2021
“L’estensione del sostegno alle politiche fiscali e monetarie, nonché il loro coordinamento, saranno essenziali per riavviare l’economia dal 2021 in poi” ribadisce l’agenzia
“L’estensione del sostegno alle politiche fiscali e monetarie, nonché il loro coordinamento, saranno essenziali per riavviare l’economia dal 2021 in poi” ribadisce l’agenzia, evidenziando come le misure messe in campo a marzo dalla banca centrale e dal governo ed estese oltre il quarto trimestre del 2020 abbiano contribuito a rimettere l’economia in carreggiata.
Inoltre, sul fronte dell’inflazione, a detta degli esperti, “la Bce non avrà altra scelta se non quella di mantenere i tassi di interesse più bassi e più a lungo ed estendere i suoi acquisti di asset fino alla fine del 2021, dato che è improbabile che le pressioni inflazionistiche salgano prima del 2023”.
“I rischi per le nostre prospettive macroeconomiche rimangono orientati al ribasso, ma sono leggermente più equilibrati rispetto a tre mesi fa”, aggiungono gli esperti, citando tra i principali rischi al rialzo quelli legati alla disponibilità del vaccino che potrebbe arrivare più rapidamente di quanto indicato nello scenario base e gli effetti positivi sulla fiducia dovuti alla semplice esistenza di un vaccino.