La crescita economica dell’Italia rimane bassa nel breve periodo, dello 0,1% nel 2019 e dello 0,4% nel 2020
La chiave per un innalzamento del rating o almeno di un cambio in positivo dell’outlook è l’incremento della produttività del lavoro
Le stime attuali prevedono un rapporto debito/Pil al 2% nel 2019, del 2,2% nel 2020 e del 2% nel 2021
Rating Italia, è sempre un problema di crescita
L’agenzia ha evidenziato come la crescita economica dell’Italia rimane bassa nel breve periodo, dello 0,1% nel 2019 e dello 0,4% nel 2020. Inoltre numerose sono le sfide che continuano a limitare l’espansione sul medio termine, mettendo così a rischio il merito creditizio e il percorso fiscale del Paese.
Occhi puntati dunque sulla capacità del nuovo governo di riformare il tessuto economico del Belpaese, in modo da attivare la tanto auspicata ripresa della crescita. La chiave per un innalzamento del rating o almeno di un cambio in positivo dell’outlook è l’incremento della produttività del lavoro italico.
In caso contrario, S&P potrebbe decidere di tagliare la valutazione entro i prossimi due anni, soprattutto se ci sarà un aumento consistente del debito pubblico oppure se dovessero verificarsi cambiamenti politici che indebolirebbero in modo permanente il potenziale di crescita del Paese. Le stime attuali prevedono un rapporto debito/Pil al 2% nel 2019, del 2,2% nel 2020 e del 2% nel 2021.