Per questo motivo, Pictet dice di ricercare opportunità in ambiti “in cui altri difficilmente investono, ma, di fondamentale importanza, le compensiamo con coperture per bilanciare il rischio a livello di portafoglio”
Scendere un gradino. Quale? Quello del rating del credito
Una posizione lunga sulle obbligazioni Bbb è tuttavia troppo rischiosa. Il che significa coprire quella posizione di redito fisso investendo in…
L’importanza del rischio per il rendimento nel reddito fisso
Scendere un gradino. Quale? Quello del rating del credito. Gli strategist del reddito fisso di Pictet infatti vedono opportunità nel credito Usa Bbb, ossia il gradino più basso
dell’ambiente investment grade. I prezzi di questo segmento sono in caduta e i relativi rendimenti sono ora interessanti. Molte fra queste emittenti sono inoltre in procinto di ridurre il debito “dopo aver intrapreso operazioni di fusione e acquisizione”.
E nel farlo, “le loro obbligazioni stanno diventando interessanti opportunità di investimento”. Una posizione lunga sulle obbligazioni Bbb è tuttavia troppo rischiosa. Il che significa coprire quella posizione di redito fisso investendo in Treasury fra i 10 e i 30 anni. Storicamente, il rendimento generato dal reddito fisso sovrano Usa è stato costantemente correlato negativamente a quello Bbb, costituendo perciò una buona accoppiata di copertura del rischio. L’azione è stata similare per l’investment grade europeo, coperto con i Bund.
Rischio e rendimento per le obbligazioni emergenti
Le obbligazioni dei mercati emergenti sono state parecchio sensibili ai tassi d’interesse Usa. Quindi i tagli dei tassi della Fed dovrebbero fornire un ulteriore slancio a una classe di attivi che è già ben posizionata per beneficiare della trasformazione della Cina verso un’economia più bilanciata.
Le obbligazioni denominate in dollari dei mercati emergenti offrono pertanto l’opportunità di generare rendimenti interessanti rettificati per la volatilità negli anni a venire. Tuttavia, oltre che per il potenziale a lungo termine, i mercati emergenti sono ben noti anche per i picchi di volatilità a breve termine. Riteniamo di poter mitigare questo rischio con posizioni corte in una gamma di valute dei mercati emergenti rispetto al dollaro.
“Indovinare” i rendimenti non è però possibile. Per questo il team dice di concentrarsi sull’individuare tendenze strutturali di lungo termine, alla ricerca delle opportunità così emergenti. E’ “l’approccio più sensato” in un momento in cui “i tassi sono ai minini e il debito ai massimi”.