Azimut riporta una raccolta netta positiva per 743 milioni di euro a fronte dei 787 milioni del mese precedente (-5,59%)
Rialzo a tre cifre per Banca Mediolanum, che registra una raccolta netta totale nel mese di ottobre pari a 724 milioni (+193%)
L’industria del risparmio gestito riprende a correre, registrando raccolte in rialzo fino a tre cifre rispetto al mese di settembre. Resta esclusa Azimut, che riporta una raccolta netta positiva per 743 milioni di euro a fronte dei 787 milioni del mese precedente, per una variazione del -5,59%.
Azimut, raccolta da inizio anno a 6,8 miliardi
La raccolta da inizio anno per il gruppo guidato dal Gabriele Blei si porta sui 6,8 miliardi di euro, di cui circa il 50% in prodotti di risparmio gestito. La raccolta di prodotti nei mercati privati, nello stesso periodo, tocca gli 1,6 miliardi di euro; un segmento, precisa Blei, che rappresenta “quasi il 12% degli asset under management” e che ha conosciuto una crescita superiore al 40% da gennaio. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato, a fine ottobre, si attesta sugli 85,7 miliardi di euro di cui 54,3 miliardi di masse gestite. “Anche nel mese di ottobre abbiamo proseguito il nostro solido percorso di crescita”, dichiara il ceo. “In particolare, nel segmento dei mercati privati abbiamo raccolto oltre 100 milioni di euro nel periodo, grazie al positivo closing di un fondo di private debt specializzato in digital lending per le pmi italiane e da ulteriori closing di fondi da parte dei nostri partner negli Stati Uniti”.
Mediolanum, raccolta a +193,11% su settembre
Mediolanum registra una raccolta netta totale nel mese di ottobre pari a 724 milioni di euro, mettendo a segno un rialzo del +193,11% su settembre (247 milioni). La raccolta netta in risparmio gestito si attesta sui 352 milioni a fronte dei 391 milioni del mese precedente; quella in risparmio amministrato torna in cifra positiva (372 milioni) dopo due mesi di rosso (agosto a -7 milioni e ottobre a -144 milioni). I crediti erogati nel periodo ammontano a 320 milioni mentre i prezzi assicurativi delle polizze protezione raggiungono i 16 milioni. “La resilienza dei flussi in risparmio gestito è legata alla professionalità dei nostri family banker, cresciuti oltre i 6.000, che con la loro consulenza hanno educato nel tempo i clienti a guardare oltre le oscillazioni dei mercati e all’efficacia della nostra strategia dei servizi d’investimento automatici”, commenta il numero uno del Gruppo di Basiglio Massimo Doris.
Fineco, componente gestita positiva per 97 milioni
Nel caso di Fineco, la raccolta netta si attesta nel mese di ottobre a 708 milioni di euro, in crescita del +37,47% su settembre (515 milioni). La componente gestita risulta positiva per 97 milioni, mentre quella amministrata e quella diretta raggiungono rispettivamente i 306 milioni di euro. I ricavi del brokerage toccano i 14 milioni di euro, per un rialzo che sfiora il +20% rispetto alla media mensile del periodo 2017-2019. “In uno scenario che si differenzia fortemente rispetto al recente passato, la capacità di Fineco di proseguire nel proprio percorso di solida crescita conferma ancora una volta l’efficienza di un modello di business in grado di affrontare al meglio ogni fase di mercato”, osserva Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank. Poi aggiunge: “Anche i solidi dati di raccolta di ottobre evidenziano l’orientamento da parte della clientela a mantenere o incrementare la propria esposizione ai mercati, indipendentemente dalla volatilità delle borse”.
Banca Generali, 506 milioni di raccolta netta a ottobre
Chiude il cerchio Banca Generali, la cui raccolta netta nel mese di ottobre raggiunge i 506 milioni di euro (+93,13% su settembre) per un totale di 4,6 miliardi da inizio anno. Guidano i conti amministrati con 433 milioni e la liquidità dei conti correnti con 225 milioni; si parla rispettivamente di 2,6 miliardi e 1,3 miliardi nei nove mesi. Le masse in consulenza evoluta si attestano sui 6,9 miliardi di euro, grazie a una raccolta netta positiva per 435 milioni da gennaio. “In un trimestre caratterizzato da eccezionale volatilità dei mercati e incertezza politica ed economica, abbiamo continuato a crescere a livello commerciale e abbiamo confermato risultati finanziari molto solidi”, osserva l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa. “In questi mesi abbiamo lavorato per sviluppare un’offerta dedicata a questo nuovo scenario e i risultati ottenuti nelle ultime settimane di ottobre stanno confermando la qualità della nostra rete, come testimoniano gli importanti flussi netti quotidiani”.