Cibo sostenibile è… investire in innovazione
Per il settore agroalimentare, dunque, l’unica strada percorribile per contenere il proprio impatto ambientale è investire in innovazione e sostenibilità. Innovazione a tutto tondo: cosa produrre, come produrlo, come farlo arrivare al consumatore finale, ha proseguito Ramenghi.
La sostituzione di alcuni prodotti con altri a minor impatto a parità di principi nutritivi, in primis le proteine vegetali, è già oggi visibile nelle corsie dei nostri supermercati, ma siamo solo agli inizi di questa trasformazione.
Parliamo di agricoltura di precisione, tramite l’utilizzo di satelliti, cloud e big data, ma anche di agricoltura verticale, fuori suolo e da ambiente controllato, il modo più efficace per ridurre drasticamente l’impiego di terra e acqua; di tracciabilità del prodotto, per salvaguardare la sicurezza alimentare; di trattamento delle sementi, acqua di coltura e utilizzo di robot, “una rivoluzione inevitabile, che ha in sé enormi opportunità di investimento”.
Secondo le attese, tali attività registreranno nel corso del prossimo decennio una crescita del fatturato a doppia cifra.
All’evento di UBS, che ha visto in apertura l’intervento di Paolo Federici, Market Head UBS GWM Italia, sono intervenuti anche noti imprenditori di settore, che hanno raccontato la loro storia di crescita sostenibile e virtuosa: Marco Gualtieri, ideatore e presidente di Seeds&Chips, Daniele Benatoff, co-founder di Planet Farms, leader di settore nel vertical farming, Carolina Vergnano, owner di Caffè Vergnano e Alessandro Lazzarin, presidente di Nonno Nanni.
Guarda il Best of dell’evento
Clicca qui per rivivere l’evento completo