I promotori di Etf in grado di sviluppare e realizzare un’efficace strategia di crescita nel mondo post-Covid saranno ben posizionati per creare valore sostenibile per gli investitori e la società nel suo complesso e, cammin facendo, per sé stessi”
La percentuale di produttori che vede i propri modelli di distribuzione adeguati al contesto attuale, ma non a quello futuro, è cresciuta dal 12% del 2018 al 41% di oggi
Nei prossimi cinque anni gli investimenti in ambito technology & data si focalizzeranno in particolare nelle aree della customer analytics, data analytics, product development e cost reduction. Sarà cruciale per gli operatori investire in canali di distribuzione digitale e consolidare la propria posizione in aree chiave di crescita, con lo sviluppo di soluzioni Esg, Etf attivi e tematici
“Strategie di crescita chiare e scalabili saranno fondamentali, insieme alla volontà di prendere le decisioni coraggiose necessarie ad implementarle. Dalle iniziative di product innovation e il cross listing, alle scelte di crescita inorganica, tramite acquisizioni e partnership con società non finanziarie”, dice a We Wealth Giovanni Andrea Incarnato, Partner EY, Italy Wealth & Asset Management Leader. “I promotori di Etf in grado di sviluppare e realizzare un’efficace strategia di crescita nel mondo post-Covid saranno ben posizionati per creare valore sostenibile per gli investitori e la società nel suo complesso e, cammin facendo, per sé stessi”.
Se sostenibilità e tematici rappresentano il futuro, che dire del reddito fisso che invece è stato il principale driver della crescita del mercato degli Etf negli ultimi anni? “L’impatto del Covid-19 su tassi di interesse e sui mercati del debito, insieme alle buone prestazioni realizzate dagli Etf a reddito fisso durante il 2020, hanno fatto sì che molti professionisti del settore prevedano che rimarrà un importante segmento di mercato”, risponde Incarnato che però vede rosa anche sugli Etf attivi, quasi all’opposto da quelli che replicano passivamente un indice obbligazionario.
“Si tratta di strumenti che in aggiunta a replicare l’andamento di un indice, come quelli tradizionali, prevedono il valore aggiunto di un gestore che integra l’approccio passivo con una strategia discrezionale (sempre nel rispetto di vincoli di prodotto) per generare un extra rendimento – spiega l’esperto – Il 98% dei professionisti si aspetta una significativa crescita del segmento nei prossimi tre anni, guidata dall’ingresso nel mercato dei fondi indice di gestori di fondi comuni di investimento attivi. Gli investitori istituzionali rappresentano ancora, in questa fase, il target principale per gli operatori di mercato”.
L’evoluzione del mercato degli Etf, per i quali si prospetta una sempre maggiore sofisticazione dei prodotti, rappresenta anche un’opportunità per gli Asset Manager tradizionali. “La sfida che li attende è valorizzare la propria expertise, le metodologie e la propria filosofia di investimento e il valore aggiunto che possono apportare al cliente finale rispetto a un tradizionale prodotto a benchmark”, continua Incarnato. “Per quanto riguarda gli emittenti, essi devono adoperarsi affinché flessibilità operativa e regulatory awarness diventino parte integrate della propria business culture, in particolare nello sviluppo prodotti, affinché gli Etf continuino a fornire elevati standard di trasparenza in termini di struttura, sottostanti e operatività del prodotto”.
La percentuale di produttori di che vede i propri modelli di distribuzione adeguati al contesto attuale, ma non quello futuro, è cresciuta dal 12% del 2018 al 41% di oggi. “I produttori puntano a trarre vantaggio dal cambio di passo epocale che la crisi da Covid ha imposto nel modo di relazionarsi, anche nel settore del risparmio, in favore di soluzioni di consulenza remota e dalle vendite online, per aumentare la propria capacità di distribuzione e raggiungere nuovi segmenti di clientela. Il rafforzamento della distribuzione on line si posiziona quindi in alto nelle agende degli operatori, e si concentrerà principalmente sull’utilizzo di piattaforme online e iniziative di partnership con robo-advisors. L’aspettativa che la clientela retail presenterà il maggiore tasso di crescita relativo nei prossimi cinque anni supporta ulteriormente tali orientamenti”.
I cambiamenti attesi offrono significative opportunità per i produttori di ETF per sfruttare i punti di forza dei propri prodotti, ovvero negoziabilità, accessibilità e rapporto qualità-prezzo. Ma ridefinire la customer journey degli investitori richiede una comprensione dettagliata delle esigenze di diverse tipologie di investitori e la capacità di soddisfare le crescenti aspettative di semplicità, trasparenza e reporting real-time degli stessi. La capacità di intercettare e soddisfare tali esigenze, in un mercato sempre più competitivo, determinerà le possibilità di successo di tali iniziative. Un approccio strategico alla tecnologia sarà fondamentale per garantire “sostenibilità e scalabilità a lungo termine dei modelli di business” – continua Incarnato – Nei prossimi cinque anni gli investimenti in ambito technology & data si focalizzeranno in particolare nelle aree della customer analytics, data analytics, product development e cost reduction. Il rafforzamento delle soluzioni di artificial intelligence e data analytics in particolare consentirà di migliorare trasversalmente le prestazioni degli Exchange Traded Funds e sarà cruciale per gli operatori per consolidare la propria posizione in aree chiave di crescita, come lo sviluppo di soluzioni Esg, Etf attivi e tematici. Il rafforzamento dei canali di distribuzione digitale a sua volta richiederà investimenti significativi da parte degli operatori che vorranno sviluppare iniziative interne oppure optare per l’acquisizione di fintech, in grado di portare al settore know how ed expertise distintive nell’ambito della customer journey e nella definizione della relazione con il cliente”. Una chiara visione della piattaforma tecnologica target, affinché sia allineata con i piani di crescita strategica, sarà sempre più fondamentale per costruire modelli di business sostenibili e duttili, in grado di fare fronte alla crescente complessità del mercato.
(articolo pubblicato sul numero di aprile del Magazine We Wealth)