Ridurre le emissioni di gas serra dell’80-90%, mantenendo anche i motori puliti più a lungo, così da diminuire la necessità di manutenzione. Una rivoluzione che sembra utopia ma che, secondo gli ultimi dati di Neste, società finlandese nel campo dei combustibili rinnovabili, potrebbe rivoluzionare il mondo della mobilità utilizzando (soltanto) carburanti differenti da quelli fossili. Ed è più vicina di quanto si possa pensare: lo scorso 16 novembre, ad esempio il Voyager della Royal Air Force britannica si è alzato in volo per 90 minuti sopra l’Oxfordshire. Una notizia che passerebbe inosservata, se non rappresentasse il primo volo di un aereo da trasporto militare al mondo a essere completato usando solo carburante al 100% sostenibile.
Riparte l’economia circolare con i biocarburanti
I nuovi biocarburanti rinnovabili, a base di idrocarburi e prodotti attraverso diversi processi biologici, termici e chimici a partire da alcune tipologie di biomassa (come piante, alghe e rifiuti organici), sono fonti di energia chimicamente identici alla benzina e al gasolio.
La loro adozione su larga scala costituirebbe un nuovo step verso l’economia circolare. Storicamente, l’uomo ha operato secondo un modello lineare nell’utilizzo delle risorse naturali; il modello circolare, invece, è molto meno dispendioso, dato che il suo obiettivo è quello di riciclare il più possibile.
Ridurre le emissioni di gas serra dell’80-90%, mantenendo anche i motori puliti più a lungo, così da diminuire la necessità di manutenzione. Una rivoluzione che sembra utopia ma che, secondo gli ultimi dati di Neste, società finlandese nel campo dei combustibili rinnovabili, potrebbe rivoluzionare i…