A subire maggiormente il peso della crisi di liquidità generata dalla pandemia sono gli intermediari e i broker assicurativi (30%), ma anche le società attive nel settore pagamenti & e-money (11%) e nell’investment management (2%)
Dispiegati contributi una tantum fino a 9mila sterline a sostegno dei settori della vendita al dettaglio, dell’ospitalità e del tempo libero. Ma anche un fondo da 594 milioni di sterline per supportare altre attività economiche interessate dalle restrizioni
Il ministro delle Finanze, Rishi Sunak: “La nuova variante del virus rappresenta una sfida enorme e, anche se il vaccino viene distribuito, dobbiamo adottare misure più rigorose. Il nuovo piano aiuterà le imprese a superare i mesi a venire”
Settori alle prese con la crisi di liquidità
Stando all’indagine, in particolare, tra febbraio (pre-lockdown) e maggio-giugno (durante l’impatto del primo lockdown) le aziende appartenenti a ogni tipologia di settore hanno registrato un cambiamento significativo in termini di liquidità disponibile. Ma se da un lato alcune hanno riportato un incremento della stessa, come quelle attive nell’ambito del retail investment (8%), del retail lending (8%) e dei mercati finanziari “wholesale” (83%), altre sono state costrette a subire una contrazione altrettanto evidente, come gli intermediari e broker assicurativi (30%) e quelle operanti nei settori pagamenti & e-money (11%) e investment management (2%).
Varato un nuovo piano da 4,6 miliardi di sterline
L’indagine, precisa tuttavia l’autorità di regolamentazione, è stata condotta prima dell’annuncio delle nuove restrizioni, degli sviluppi positivi sul fronte dei vaccini e della proroga del “furlough scheme”. Il Regno Unito, infatti, ha intanto lanciato un nuovo piano da 4,6 miliardi di sterline che, secondo il ministro delle Finanze Rishi Sunak, aiuterà le imprese colpite dalla crisi pandemica “a superare i mesi a venire ma, soprattutto, a salvaguardare i posti di lavoro”. Si parla nel dettaglio di contributi una tantum fino a 9mila sterline per centinaia di migliaia di aziende attive nei comparti della vendita al dettaglio, dell’ospitalità e del tempo libero. Ma anche di un fondo di 594 milioni di sterline a disposizione delle autorità e delle amministrazioni locali per supportare altre attività economiche interessate dalle restrizioni. A queste misure, precisa Sunak, si aggiunge poi “uno sgravio del 100% sulle tariffe aziendali, 1,1 miliardi di sterline di finanziamenti aggiuntivi per le autorità locali, l’estensione del furlough scheme fino ad aprile e la proroga dei prestiti garantiti dal governo al 100% fino al mese di marzo”.