Nel secondo trimestre la raccolta netta si è attestata a 21,5 miliardi di euro, portando il totale del semestre oltre i 51 miliardi
Il patrimonio gestito ha aggiornato il proprio massimo storico a 2.520 miliardi di euro
In particolare, sono stati fondi aperti ad aver registrato la migliore raccolta nel secondo quarto dell’anno, con 17 miliardi complessivi. All’interno di questa macrocategoria hanno attirato nuove risorse, in primo luogo, i fondi azionari (+8,4 miliardi), seguiti dai bilanciati (+7,7 miliardi) e dagli obbligazionari (+3 miliardi). Rispetto al primo trimestre, tuttavia, l’orientamento dei risparmiatori si è fatto un po’ più prudente, con un maggiore equilibrio fra la raccolta dei fondi azionari e bilanciati – laddove nel primo trimestre avevano dominato i primi sui secondi, con una raccolta netta superiore di circa di tre volte.
Le gestioni di portafoglio hanno messo a segno una raccolta netta positiva da oltre 3 miliardi, spinta dai flussi entrati nelle GP retail (+2,8 miliardi). Il patrimonio gestito ha aggiornato il proprio massimo storico a 2.520 miliardi di euro, con oltre la metà delle masse (51,2%) investita nelle gestioni collettive. “Nel trimestre si registrano numeri positivi anche sui Piani Individuali di Risparmio”, ha fatto sapere Assogestioni, precisando che i “Pir tradizionali hanno raccolto 106 milioni di euro, a cui si aggiungono per la prima volta flussi in entrata significativi relativi ai Pir alternativi (349 milioni).
I fondi azionari nel dettaglio
Anche se in una misura più contenuta, i fondi azionari si sono confermati i più apprezzati dai risparmiatori anche nel secondo trimestre; rispetto alla prima parte del 2021, tuttavia, alcune sottocategorie hanno perso attrattiva.
In particolare, i fondi azionari focalizzati sul mercato americano, dopo una raccolta positiva di 744 milioni nel primo trimestre, ne hanno ceduti 110 nel secondo. Ancor più marcata la flessione degli azionari emergenti, che hanno perso masse per 773,8 milioni (dopo una raccolta positiva da 410 milioni nel primo quarto del 2021).
A guidare il comparto dei fondi azionari si confermano gli internazionali, la cui raccolta è accelerata a 3,071 miliardi di euro (da 2,139 miliardi).
A livello di settori, ha rallentato, ma resta il più rilevante quello dei fondi azionari dedicati all’energia (826 milioni di euro). Frenata ancor più brusca per gli azionari dedicati al settore salute, che da una raccolta positiva da oltre 1 miliardo sono passati a +282 milioni.