Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha ottenuto un compenso annuo nel 2021 di 4,1 milioni di euro
In Mediobanca il totale dell’amministratore delegato arriva a 3 milioni e 218mila euro, di cui 1,9 milioni per la parte fissa
Maxi-stipendi a sei zeri per i top manager della finanza. Secondo un’elaborazione di We Wealth sui dati della 27esima edizione dello Spencer Stuart Board Index, condotta sulle prime 100 società quotate per capitalizzazione (incluse le 37 più rilevanti del Ftse Mib), a guadagnare di più tra gli amministratori delegati delle banche e reti di consulenza italiane è Carlo Messina di Intesa Sanpaolo con un totale che ha superato i 4,1 milioni di euro nel 2021.
Consigliere delegato e chief executive officer di Intesa Sanpaolo dal 29 settembre 2013, Messina è l’unico componente esecutivo del consiglio di amministrazione della banca dal 2016. Inoltre, è consigliere e membro del comitato esecutivo dell’Associazione bancaria italiana (Abi). Segue Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, a 3,2 milioni di euro (di cui 1,9 milioni per la parte fissa). La sua carriera si è svolta all’interno del gruppo fin dal 1991, assumendo crescenti responsabilità fino a diventare direttore centrale nel febbraio del 1998, vice direttore generale nell’aprile del 2002, direttore generale nell’aprile del 2003 e consigliere delegato nel luglio del 2007.
In UniCredit, il dato raccolto da Spencer Stuart di 1 milione e 889mila euro annui è relativo al compenso medio dei due amministratori in carica quell’anno, Jean-Pierre Mustier e Andrea Orcel (che ha infatti ottenuto la carica il 15 aprile 2021). Nella top5 anche Massimo Doris, numero uno di Banca Mediolanum che nel 2021 ha ricevuto un compenso di un milione e 822mila euro (di cui un milione e 114mila euro sul fisso), e Giuseppe Castagna di Banco Bpm con un milione e 766mila euro (di cui un milione e 200mila per la parte fissa).
Per Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane da aprile 2017 (precedentemente amministratore delegato e direttore generale di Terna dal 2014), il compenso totale del 2021 è stato di un milione e 638mila euro di cui un milione e 255mila per la componente fissa. Alessandro Foti, entrato in Fineco Sim nel 1993 per poi ottenere la nomina di amministratore delegato di Banca Fineco nel 2022, ha ottenuto un compenso annuo di un milione e 447mila euro; il compenso fisso ammontava invece a un milione di euro. La busta paga totale dell’amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, arrivava a un milione e 155mila euro.
Anche in Bper Banca – come per UniCredit – il dato raccolto da Spencer Stuart di un milione e 76mila euro è relativo al compenso medio dei due amministratori delegati in carica quell’anno, Alessandro Vandelli e Piero Luigi Montani (ceo di Bper Banca da aprile 2021 e direttore generale dell’istituto da agosto 2021). Chiude il cerchio Azimut Holding, che ha visto il compenso medio dei cinque amministratori delegati attuali (Gabriele Blei, Massimo Guiati, Paolo Martini, Giorgio Medda e Alessandro Zambotti) ammontare a un milione e 31mila euro. Restando nel mondo della finanza, ricordiamo infine i capi azienda di Unipol gruppo finanziario (6,4 milioni di euro) e Assicurazioni Generali (4,5 milioni).