Il wealth management costituisce il secondo pilastro del piano strategico presentato il 12 dicembre da Banco Bpm. Il gruppo, guidato da Giuseppe Castagna, mira ad aumentare i ricavi di questo settore di business di 215 milioni di euro entro il 2026, con una crescita equamente distribuita tra le commissioni sui fondi (+110 milioni) e il business delle polizze vita (+105 milioni).
Banco Bpm prevede che la riduzione attesa dei tassi, che comprimerà i rendimenti dei Btp, renderà più attrattivi i prodotti di risparmio gestito. Entro il 2026, il 40% dei fondi attualmente investiti in singoli titoli acquisiti dal 2021 dovrebbe spostarsi verso il risparmio gestito. Questo “travaso” varrebbe 3,5 miliardi di euro per la raccolta del gestito nel periodo 2024-2026, contribuendo in modo sostanziale al target di 7,5 miliardi complessivi.
Complessivamente, la banca prevede di portare gli asset in gestione totali dai 60 miliardi del terzo trimestre 2023 a oltre 70 miliardi entro il 2026, con un tasso di crescita composto del 6% annuo. La componente per la quale si prevede una maggiore crescita, in termini relativi, è quella della bancassurance vita, che passerà dal rappresentare il 26% delle masse al 30%, con un tasso di crescita composto del 10% annuo nel prossimo triennio.
Affluent e private: le leve che guideranno la crescita
All’interno del wealth management di Banco Bpm, il segmento affluent rappresenta il 60% delle masse con 37 miliardi di euro che, secondo i target del piano strategico, arriveranno a 43 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita composto del 5%.
Le leve per la crescita, in questo territorio, saranno la “proposta differenziata per clienti Upper & Lower Affluent, con la fornitura di un Relationship Manager dedicato per i clienti con un patrimonio superiore a 180.000 euro. Si prevede poi “una migliore copertura al di fuori delle filiali grazie alla possibilità di vendite fuori sede e all’offerta remota completata”. Dal punto di vista tecnologico si pone l’accento, inoltre, sulla piattaforma di Wealth Management unica a livello di gruppo, “flessibile su diverse piattaforme, modulare con opzioni di base e avanzate, alimentata da intelligenza artificiale (Robo4Advisory, integrata con il CRM) per aumentare la produttività dei Relationship Manager”.
Banca Aletti, ricavi in aumento del 6% annuo
Per quanto riguarda il segmento private, che fa capo a Banca Aletti, si prevede una crescita dei ricavi dai 143 milioni attuali a 170 milioni nel 2026, con un tasso di crescita composto del 6%. Per estrarre maggiore valore dalla clientela altamente patrimonializzata Banco Bpm, che attualmente vale il 20% delle masse, il gruppo punta su un “modello dedicato per le famiglie imprenditoriali e gli Hnwi, in collaborazione con il Gruppo CIB, Aletti Fiduciaria e AlettiSuisse”, unito al “potenziamento e ampliamento delle sinergie tra i diversi segmenti del gruppo (PMI, Corporate, Istituzionale)”, si legge nel piano. Rispetto alle fonti di crescita attuali, si prevede che gli afflussi netti dovuti all’arruolamento di nuovi consulenti avranno un peso minore nel prossimo triennio (dal 33% al 20%). Inoltre, la consulenza a pagamento è prevista in aumento dal 9 al 15% sul totale del risparmio amministrato.
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Protezione, una nuova leva anche per Banco Bpm
Il capitolo assicurativo include anche un rinnovato interesse per la vendita di polizze danni attraverso il canale bancassurance, che nel triennio genererà 40 milioni di euro di commissioni aggiuntive secondo i dettagli del piano. Per raggiungere questo target si punta sui “nuovi strumenti specifici di ‘check-up’ per mappare le esigenze dei clienti e identificare eventuali lacune nell’assicurazione al fine di stimolare l’adozione” così come sulla completa integrazione dell’offerta assicurativa e delle procedure commerciali nella nuova piattaforma di wealth management”. Banco Bpm punta “sfruttare la nuova unità organizzativa commerciale dedicata alla Bancassicurazione Protection appena istituita” che conta 130 risorse a tempo pieno.
Il piano industriale al 2026 di Banco Bpm prevede un utile netto cumulato di 6 miliardi di euro, con una remunerazione degli azionisti prevista a 4 miliardi di euro nel triennio: Piazza Affari ha promosso il titolo dell’istituto, con un rialzo superiore all’1% nel primo pomeriggio di martedì.