Le emissioni di obbligazioni “verdi” nei mercati emergenti hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari nel 2020. Fanno da traino l’Asia Orientale e il Pacifico
L’interesse per il green non ha lasciato immuni le società non finanziarie, con 300 milioni di dollari di emissioni (di cui circa la metà nel settore dell’energia e delle utilities)
Le opportunità di investimento nei mercati emergenti potrebbero generare oltre 10mila miliardi di dollari entro il 2030 e oltre 200 milioni di posti di lavoro
Emissioni “green” sui 40 miliardi di dollari
A dispetto dell’emergenza, infatti, il mercato globale dei green bond ha sfiorato la cifra record di 1.000 miliardi di dollari di emissioni complessive dal 2007, con 280 miliardi aggiunti solo nell’anno della crisi. Nello stesso periodo, le emissioni di obbligazioni “verdi” nei mercati emergenti hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari, per 101 emittenti. Fanno da traino l’Asia Orientale e il Pacifico, con il 76% delle emissioni. La Cina, in particolare, continua a mantenere il primato, nonostante un crollo delle emissioni da 30 miliardi di dollari negli anni precedenti a 18 miliardi di dollari, grazie anche al rimbalzo del secondo semestre.
Opportunità per 200 milioni di posti di lavoro
“Il forte appetito da parte degli investitori e un contesto politico sempre più favorevole continueranno a sostenere la crescita del mercato dei green bond nei mercati emergenti”, osserva Jean Pierre Lacombe, director of global macro & market research di Ifc. “Gli investimenti per lo sviluppo sostenibile sono urgenti e necessari per ridurre le conseguenze sociali ed economiche profondamente negative della pandemia. E ciò è particolarmente vero per quanto riguarda i danni procurati alle attività di contrasto alla povertà globale, un ambito in cui d’ora in poi saranno necessari diversi anni per recuperare il terreno perso a causa del covid-19”, spiega.
Positivo anche l’intervento di Yerlan Syzdykov, global head of emerging markets di Amundi, secondo il quale i “mercati finanziari sono destinati a svolgere un ruolo chiave nel supportare progetti sostenibili”. In tal senso, le prospettive per le obbligazioni verdi nei mercati emergenti “rimangono solide, con emissioni che dovrebbero raggiungere i 100 miliardi di dollari nei prossimi tre anni”, stima l’esperto. Per non dimenticare poi che, secondo Ifc, le opportunità di investimento nei mercati emergenti potrebbero generare oltre 10mila miliardi di dollari entro il 2030 e oltre 200 milioni di posti di lavoro nei settori legati alle infrastrutture verdi, alle smart city che rispondano all’emergenza climatica e alla transizione verso economie a basse emissioni di carbonio.