Mps, Lovaglio: “Questi risultati rappresentano un punto di svolta che determina un cambiamento decisivo di Montepaschi nei confronti dei propri stakeholder, azionisti, dipendenti e delle comunità in cui opera”
I ricavi complessivi ammontano a 3,79 miliardi di euro, in crescita del 21,7% rispetto all’anno precedente. Una dinamica da ricondurre alla crescita del margine di interesse (2,29 miliardi, +49,3% sul 2022)
Le commissioni degli ultimi tre mesi dell’anno ammontano a 335 milioni di euro, in crescita del 5,9% trimestre su trimestre. Una crescita trainata sia dalle commissioni bancarie (+9,4%) sia dal wealth management (+1,0%)
Mps archivia il 2023 con un utile di oltre 2 miliardi di euro, dopo aver incassato una perdita di 178 milioni l’anno precedente. La raccolta commerciale totale risulta in crescita di 9,7 miliardi di euro (+6,6% anno su anno), un trend positivo visibile anche nei dati relativi al quarto trimestre (+3,5% trimestre su trimestre). “Questi risultati rappresentano un punto di svolta che determina un cambiamento decisivo di Montepaschi nei confronti dei propri stakeholder, azionisti, dipendenti e delle comunità in cui opera. Un cambiamento dovuto a persone di talento e a una disciplina gestionale”, le parole di Luigi Lovaglio, ceo della banca senese, durante la consueta conference call con gli analisti. “Qualcuno ha definito la nostra evoluzione come un Rinascimento. Non so se si possa parlare di Rinascimento, ma sono convinto che abbiamo creato le condizioni affinché questo Rinascimento possa verificarsi”.
I ricavi complessivi ammontano a 3,79 miliardi di euro, in crescita del 21,7% rispetto all’anno precedente. Una dinamica da ricondurre alla crescita del margine di interesse (2,29 miliardi, +49,3% sul 2022) che beneficia, a sua volta, dello scenario favorevole dei tassi. Le commissioni nette al 31 dicembre 2023 risultano pari a 1,32 miliardi di euro, evidenziando una contrazione del -3,1% rispetto al 2022 riconducibile principalmente ai proventi sulla gestione del risparmio (-3,7%). “Le commissioni nel quarto trimestre dell’anno ammontano a 335 milioni di euro, in crescita del 5,9% trimestre su trimestre”, aggiunge tuttavia Lovaglio. “Una crescita trainata sia dalle commissioni bancarie (+9,4%) sia dalle commissioni sul wealth management (+1,0%). Siamo lieti di vedere che la rete ha reagito bene alla richiesta di accelerare, un segnale che fa ben sperare anche nel 2024”.
Mps, oneri operativi in calo del -12,6% sul 2022
Quanto ai costi, al 31 dicembre 2023 gli oneri operativi risultano pari a 1,84 miliardi di euro, in calo del -12,6% rispetto al 2022. Le spese per il personale, pari a 1,18 miliardi, restituiscono a loro volta una flessione del -15,3% rispetto all’anno precedente. Le altre spese amministrative, che ammontano a 488 milioni di euro, registrano invece una contrazione del -7,5%. Per effetto di queste dinamiche, il risultato operativo lordo del gruppo supera gli 1,95 miliardi di euro, quasi raddoppiato rispetto agli 1,01 miliardi registrati al 31 dicembre 2022. Il risultato operativo netto è invece pari a 1,51 miliardi, più che raddoppiato rispetto ai 594 milioni dell’anno precedente. L’utile, come anticipato in apertura, ha oltrepassato la soglia dei 2,05 miliardi di euro. Un risultato che consente a Rocca Salimbeni di tornare a pagare il dividendo dopo 13 anni. La proposta del Consiglio di amministrazione è di 0,25 euro per azione, per un ammontare complessivo di 315 milioni di euro. La distribuzione, se autorizzata dalla Banca centrale europea e approvata dall’Assemblea degli azionisti, avrà luogo con data di stacco cedola il 20 maggio 2024.
Lovaglio: “Cet1 al di sopra del 18% nel 2024”
“Per quanto riguarda le prospettive sul 2024, ci aspettiamo un tasso di proventi simile a quello del 2023, grazie a un margine di interesse resiliente, al miglioramento del mix degli asset e all’introduzione di nuovi prodotti bancari e di risparmio gestito, facendo forza sull’attività commerciale – ormai rafforzata – e sulle partnership siglate nel settore del risparmio gestito, nonché sull’aumento dei consulenti che lavoreranno con la clientela”, anticipa Lovaglio. “I costi aumenteranno leggermente, nonostante gli sforzi continui messi in campo. Il nostro obiettivo è controbilanciare l’impatto negativo legato al rinnovo dei contratti di lavoro; ci aspettiamo di mantenere il costo del credito ai livelli del 2023”. Quanto al risultato ante-imposte, il ceo dichiara che “migliorerà rispetto allo scorso anno”. Il Cet1, nel 2024, si prevede che si attesterà al di sopra del 18%.
Maurizio Bai nuovo vice direttore generale di Mps
Il cda ha approvato contestualmente la nomina di Maurizio Bai, attuale chief commercial officer imprese e private, a vice direttore generale commerciale e vicario. “È un punto di riferimento per tutta la rete, ne rafforzerà l’efficacia”, commenta Lovaglio. Parallelamente, è stata riorganizzata l’area risorse umane, affidando a Fiorella Ferri il ruolo di chief human capital officer; quest’ultima, guiderà un team che include tre manager di nuova nomina: Barbara De Palma, responsabile selezione e sviluppo risorse umane e diversity & inclusion, Barbara Bittoni, responsabile della gestione delle risorse di direzione generale, e Chiara Gabellieri, responsabile della gestione delle risorse di rete. Segue la nomina a chief operating officer di Alessandro Giacometti, in sostituzione di Vittorio Calvanico che assume il ruolo di chief safety officer. L’incarico di responsabile information technology, prima ricoperto da Giacometti, viene affidato a Maria Grazia Silvestro. Chiara Cifoni, infine, assume il ruolo di responsabile operations.