Se da una parte gli istituti finanziari cinesi non stanno assumendo nuove leve, dall’altra i colossi del wealth management internazionali stanno facendo piazza pulita sul mercato
Ubs, Credit Suisse e Deutsche Bank possono offrire servizi di private banking molto più ampi e strutturati rispetto alle formule base fornite dalle banche cinesi
Oltre all’attacco dei colossi del wealth management internazionale, le banche cinesi devono fronteggiare un altro: la presenza di ricchezza cinese all’estero. Ci sono infatti 930 miliardi di euro depositati su conti esteri. Nell’ultimo anno, anche grazie a norme focalizzate, parte del capitale è rientrato, ma il problema continua ad esistere. Industrial Bank con sede a Fuzhou, con più di 27 mila clienti private in Cina ha stimato infatti che circa il 60% dei milionari cinesi abbia attività all’estero.
Quello che dunque serve al settore wealth cinese è riuscire a trattenere maggiormente i clienti Hnwi, in un istituto finanziario. E questo sarà possibile se il settore del wealth si evolverà. I prodotti e le opportunità offerte dalle banche cinesi risultano infatti essere meno raffinate rispetto a quelle dei colossi internazionali. Al momento, in Cina, si concentrano (quasi esclusivamente) su azioni, obbligazioni e assicurazioni. I colossi offrono invece anche altre opzioni come la filantropia, gli investimenti sostenibili o in arte. La possibilità di diversificare maggiormente il proprio portafoglio con asset alternativi risulta dunque essere un aspetto sempre più considerato anche dagli Hnwi cinesi e soprattutto dai nuovi clienti private.
Questo non vuol dire che banche internazionali come Ubs o Credit Suisse vincano a mani basse sulle cinesi, perché anche queste hanno i loro problemi con il mondo finanziario cinese. Il principale sono le risorse. Per poter entrare più efficacemente nel mercato devono, infatti, assumere banker con esperienza e un portafoglio di clienti ampio. Inoltre, le nuove risorse devono prendere dimestichezza con i nuovi servizi che offre la banca e riuscire a proporli al cliente finale con successo. Se la combinazione non avviene in modo perfetto la nuova risorsa non rappresenta un vantaggio per la banca.