Il 34% degli intervistati è preoccupato per le incertezze economiche, la guerra commerciale tra Usa e Cina e la volatilità
Tutto questo sfocia nella poca fiducia sui mercati e dunque sul continuo aumento della parte liquida all’interno del portafoglio
Ottimismo moderato anche per gli imprenditori. Il 34% del campione, ha dichiarato positività mentre il 44% ha ritenuto una recessione globale altamente probabile nei prossimi sei mesi. Al contrario, Ubs, considera improbabile una recessione globale nei prossimi due trimestri, ritenendo che la solidita? di aree chiave come i consumi statunitensi sapranno compensare la debolezza del settore manifatturiero.
”La guerra commerciale in atto e, piu? in generale le tensioni geopolitiche a cui stiamo assistendo, sono occasione di riflessione per gli investitori di tutto il mondo che, come noto, non amano la volatilita? dei mercati. Questa situazione li porta spesso a un approccio attendista e ad accumulare liquidita?. Il loro ottimismo verso il rendimento futuro dei mercati resta comunque elevato: il 50% degli investitori HNW vede il mercato azionario in crescita nei prossimi sei mesi” dichiara Paolo Federici, Market Head Italy, di Ubs global wealth management.
Entrando nel dettaglio della singole aree:
Stati Uniti
L’ottimismo degli investitori statunitensi sulla loro economia non ha subito variazioni rispetto al precedente trimestre. Si e? tuttavia abbassata dal 53% al 50% la percentuale delle valutazioni positive sulle azioni statunitensi. Particolarmente cauti si sono dimostrati gli imprenditori: scende al 31% la percentuale di chi ha intenzione di assumere, rispetto al 46% del secondo trimestre. Tuttavia, nonostante la minore disponibilita? a investire i capitali, la liquidita? in portafoglio e? scesa dal 22% al 21%.
America Latina
Gli investitori latino-americani hanno espresso la piu? marcata perdita della fiducia nella loro economia. Dal 69% del secondo trimestre al 61% del terzo trimestre, principalmente dovuto agli sviluppi politici in Argentina e altrove. E? diminuito anche il numero di intervistati che esprimono un giudizio positivo sul mercato azionario interno, dal 72% al 62%, come pure la quota di imprenditori intenzionati ad assumere, che e? passata dal 38% al 31%. Meno radicale, invece, e? stata la variazione della liquidita?, aumentata di un punto percentuale appena (dal 29% al 30%). A suscitare le maggiori preoccupazioni nella regione e? stato l’aumento delle imposte, per il 68% degli intervistati.
Europa
L’ottimismo economico degli investitori europei si e? mantenuto sostanzialmente stabile su base trimestrale. Come per gli investitori statunitensi, e? tuttavia scesa dal 53% al 50% la percentuale delle valutazioni positive sui mercati azionari interni. Fra gli imprenditori, i giudizi positivi sull’economia interna sono nettamente migliorati, dal 53% del precedente trimestre al 67%. Come tra gli investitori americani, anche fra quelli europei prevale la preoccupazione per la politica interna, che sale al 43% rispetto al 39% a causa dei timori rispetto alla competitivita? nazionale e all’aumento delle imposte. Nel Regno Unito, a preoccupare sono soprattutto la politica interna, al 51%, e la Brexit, al 49%. In Germania, prevale la paura dei bassi rendimenti, al 46%. In Italia, pesa invece il debito nazionale, al 47%.
Svizzera
La fiducia nell’economia degli investitori svizzeri ha registrato uno dei maggiori incrementi: l’ottimismo e? salito dal 49% del secondo trimestre al 55% del terzo trimestre. E? cresciuto del 16% anche l’ottimismo sui titoli della propria regione, toccando il 60% e traducendosi direttamente in un abbassamento dal 30% al 25% della componente liquida dei portafogli. Una percentuale relativamente bassa di imprenditori, pari al 31%, ha ritenuto altamente probabile una recessione globale nei prossimi sei mesi. In definitiva, la preoccupazione principale e?, per il 33% degli investitori, la sicurezza informatica.
Asia
La fiducia nell’economia degli investitori asiatici e? cresciuta nel terzo trimestre: il 68% del campione ha espresso un giudizio positivo sulla regione, contro il 60% del secondo trimestre. E? cresciuto anche, dal 56% al 61%, l’ottimismo sulle azioni della regione. Tuttavia, la liquidita? ha segnato un incremento di due punti percentuali, al 34%, il livello piu? consistente in tutte le regioni. Il 32% degli imprenditori ha previsto nuove assunzioni, rispetto al 38% del trimestre precedente, mentre il 50% ha dichiarato di prevedere una recessione globale nei prossimi sei mesi. Le tensioni commerciali hanno contribuito a spiegare parte di questo atteggiamento di cautela: la guerra commerciale rimane la principale preoccupazione, per il 45% degli investitori asiatici.